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Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 12/09/2002
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news n. 1002
Riapre la caccia: critiche dal Wwf
Dopo la nefasta preapertura dell'1 e dell'8 settembre, domenica 15 settembre è il giorno della vera e propria apertura generale della stagione venatoria. Un giorno tragico per la nostra fauna, che fino a gennaio sarà sottoposta al fuoco di oltre 120.000 fucili, un vero e assurdo esercito di cacciatori, che in questi mesi ucciderà milioni di animali.
Gli stessi numeri forniti dalla Regione Toscana sulla base della lettura dei tesserini venatori (stagione 1999-2000) già evidenziano, solo per quanto riguarda quelli registrati sui tesserini, un numero di oltre un milione di animali uccisi, ma si tratta senza dubbio di una stima al difetto, di una stima minima.
A questi vanno infatti aggiunti i tanti animali di specie protette che vengono uccisi ogni stagione e quelli di specie cacciabili che vengono abbattuti ma non segnati sul tesserino (come si sa, i controlli sul campo sono del tutto inadeguati e non mancano ovviamente i cacciatori scorretti, aiutati anche da norme assurde come quella che i capi abbattuti di avifauna migratroria non devono essere segnati subito dopo l'abbattimento ma solo a fine giornata, aprendo la strada a facili abusi).
Le specie più ambite subiscono un vero e proprio massacro: dalla semplice lettura dei tesserini effettuata dalla Regione, in una stagione (1999-2000) risultano essere stati uccisi, per esempio, 117.999 allodole, 332.866 tordi bottacci, 144.358 tordi sasselli, 65.170 colombacci.
Sono numeri che pur essendo sicuramente significativamente inferiori al dato reale, già mettono in netta evidenza il grave impatto che l'attività venatoria ha su una fauna selvatica già indebolita da tanti altri problemi quali la riduzione degli habitat, la chimica in agricoltura, l'inquinamento delle risorse idriche e mettono in luce l'assoluta insostenibilità di una caccia effettuata in questo modo.
E quest'anno si parte sulla base di nuove norme varate negli ultimi mesi dalla Regione, che ha voluto favorire ulteriormente i cacciatori introducendo, in contrasto con la legge nazionale, novità quali la scomparsa dell'obbligo di inanellare gli uccelli usati come richiami vivi (rendendo impossibile qualsiasi controllo) e la possibilità per tutti i cacciatori di effettuare tipi di caccia di grave impatto come quella da appostamento fisso agli acquatici, che prima erano limitati a coloro che sceglievano questo tipo di caccia in modo esclusivo.
Il WWF però non ci sta e presenterà un ricorso al Tar per ottenere il giusto rispetto delle norme vigenti e la tutela della nostra fauna.
WWF Italia - Sezione Regionale Toscana
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