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Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 12/09/2002
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news n. 1014
Quel traffico illegale di animali rari
E' stata abbandonata in un fagottello di plastica da anonimi il piccolo Uistitì, una scimmietta tropicale originaria del Brasile appartenente alla specie Callithrix jacchus, proprio nel giardino della sede nazionale del Wwf, a Roma.
I responsabili dell'Ufficio Traffic del Wwf, che si occupano di commercio illegale di specie protette, lo hanno scoperto nei giorni scorsi.
L'animale, apparentemente in buono stato di salute, piccolo tanto da stare in una mano e dai caratteristici pennacchi bianchi, verrà affidato ad una struttura veterinaria per le necessarie verifiche sanitarie e successivamente accolto in un Centro di accoglienza per animali esotici del Wwf.
"Molto probabilmente - ha commentato Massimiliano Rocco, responsabile dell'Ufficio Traffic del Wwf Italia - è stato acquistato in Brasile da un incauto turista, forse attratto dall'aspetto simpatico e dalle piccole dimensioni di questa specie. Queste scimmie vivono, infatti, nelle foreste tropicali del Brasile, in piccoli gruppi sociali".
"Una volta rientrato dal suo viaggio esotico il turista si è forse reso conto delle inevitabili difficoltà nel gestire questa specie in cattività, o più probabilmente si è spaventato delle multe salatissime che le nostre leggi prevedono (diverse migliaia di Euro) per chi importa illegalmente animali o piante selvatiche. In ogni caso la scimmia ora è in buone mani: peggiore sarebbe stata la sua fine se fosse stata liberata in natura, sicura preda di cani o gatti o altri animali".
"La vicenda di questa scimmietta - ha concluso Rocco - per fortuna è finita bene: bisogna però scoraggiare in ogni modo l'acquisto di animali di questo genere, come pappagalli, camaleonti, scimmie, ragni o serpenti perché spesso vengono sottratti in modo illegale nel loro ambiente naturale e soprattutto alimentano un commercio clandestino che frutta miliardi di dollari".
Il Wwf e l'Ufficio Traffic ricordano che l'Italia è uno dei paesi dell'Unione Europea con il più alto "consumo" di animali e piante esotiche, importando centinaia di migliaia di esemplari ogni anno.
WWF Italia
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