Elba
Elba Explorer
Virgilio
Google
Yahoo
Lycos
Altavista
TiscaliSearch
MSN Search
Arianna
Search
Excite
AOL Netfind
Go.com
Hotbot
Supereva
Voila
Home
Isola d'Elba
Caratteristiche
Spiagge
Fotografie
Cartina
Meteo
Area Operatori
Utente
Password
Login permanente
Ricorda la Password
Cerco & Offro
Offerte Lavoro
Domande Lavoro
Annunci vari
Ricettività
Motore di ricerca
Alberghi
Residences
Campeggi
Last-Minute
Hotels liberi
Appartamenti liberi
Notizie
Questa settimana
Cerca in archivio
Newsletter
Tutte le notizie
Traghetti
da Piombino
dall'Isola d'Elba
Trasporti
Orari Treni
Orari Aerei
Orari Bus
Cinema e Teatro
Cinema
Teatro
Eventi Isola d'Elba
Elenco
Segnala un evento
Varie
Cartoline
Guestbook
Links
-
1
-
2
-
3
Varie
Home
Page
Hotel Mirage
Mirage Hotel
Hotel Mirage
Mirage Hotel
Acquarius Hotel
Hotel Acquarius
Elba
Isola d'Elba
Isola Elba
Isola d'Elba
Elba Isola
Hotels Elba
Alberghi Elba
Elba
Isola d'Elba
Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 20/09/2002
-
news n. 1033
Caccia, sempre peggio per il Wwf
Il Parlamento approva una legge indecente che nega sia i principi giuridici che scientifici e paga un debito elettorale alla parte più oltranzista del mondo venatorio. Governo e maggioranza hanno rifiutato anche la mediazione di buon senso che in extremis ambientalisti e cacciatori, nella propria massima rappresentanza istituzionale Unavi, avevano raggiunto.
Dopo aver smantellato la legge 157, averla violata sia sul calendario venatorio sia sulle specie cacciabili, averla resa impraticabile in numerose regioni, ora si procede allo smantellamento del principio stesso della riforma che sta nel concetto indisponibile dello Stato legato alla fauna selvatica.
Con deroghe così ampie il Wwf è già pronto a ricorrere in sede comunitaria per le numerose violazioni alle Direttive che questa legge consentirà. Aver ritirato la delega al Governo per regolamentare l'attività venatoria nei parchi, cosa certamente importante e significativa, non basta a compensare il varco che si sta aprendo sul concetto di prelievo venatorio che, nel nostro ordinamento, deve avvenire a valle di una gestione della fauna improntata ai principi della tutela e della capacità di riproduzione.
Gli ambientalisti, infatti, avevano accettato il concetto di deroga purchè ancorato a principi non eludibili. Con l'emendamento proposto si escludeva la possibilità di utilizzare le deroghe per ampliare l'elenco delle specie cacciabili e per reintrodurre le cosiddette "caccie tradizionali" legate, molte volte, a pratiche illegali come roccoli, archetti, trappole e richiami.
Veniva riaffermata la competenza dello Stato in materia ambientale e di tutela della fauna selvatica, ribadita anche dalla recente modifica costituzionale, e pertanto veniva previsto come obbligatorio il parere dell'Istituto Nazionale della Fauna Selvatica.
Gli ambientalisti rinunciavano al fatto che il parere fosse vincolante, ma i cacciatori recedevano rispetto alla richiesta che questo parere potesse essere espresso anche da organismi regionali visto che questi non potevano avere alcuna valutazione complessiva sul territorio nazionale della specie animale sulla quale la deroga sarebbe intervenuta di volta in volta.
Neppure questa elementare operazione di buon senso è stata accolta e il Parlamento ha preferito dar voce a minoranze estremiste che concepiscono la caccia al di fuori di qualunque gestione del territorio piuttosto che voce non alla maggioranza dei cittadini che sulla caccia ha da molti anni idee molto chiare.
WWF Italia
Torna alla pagina precedente
-
Torna alla pagina di ricerca