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Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 04/10/2002
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news n. 1056
Pianosa isola in vendita?
C'è davvero pericolo per il futuro ambientale di Pianosa? Non è facile dare una risposta a questo interrogativo, anche se ci sono pochi dubbi sul fatto che l'ecosistema dell'isola sia palesemente fragile mentre, d'altro canto, gli appetiti potrebbero essere tanti.
Da tempo infatti sulla ex isola carcere si soffermano gli sguardi di magnati, più o meno noti, disposti ad investire per dare uno sviluppo turistico a Pianosa che comunque, indubbiamente, la stravolgerebbe.
D'altra parte adesso l'isola si presenta in un altrettanto preoccupante stato di abbandono, dopo la chiusura del carcere anni fa, per cui pare importante prendere una decisione. Equilibrata, naturalmente.
Insomma, a Pianosa occorre mantenere e valorizzare ciò che già esiste senza però pensare a troppe nuove costruzioni. In questo contesto c'è da segnalare adesso una iniziativa dei Verdi toscani che, attraverso i loro vertici regionali (Lupi e Roggiolani), hanno fatto una proposta: acquistiamo noi l'isola, dicono, attraverso un azionariato popolare, per salvarla.
Pianosa infatti è stata inserita dal Governo nella lista dei beni demaniali che possiono essere venduti e il timore degli ambientalisti è che ad appropriarsene siano in futuro imprenditori con pochi... scrupoli di protezione ambientale.
Del resto è giustificato, come dicevamo, il timore dei Verdi dato che c'è persino chi è arrivato a proporre di realizzarvi un grande (e inutilissimo) aeroporto internazionale.
Naturalmente la cosa suscita un acceso dibattito e non mancano le voci critiche om scettiche, come la riflessione di Marcello Camici che proponiamo al lettore di seguito...
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Confesso che i Verdi mi sono simpatici. Simpatica è anche la notizia della proposta di azionariato popolare per l'acquisto dell'isola di Pianosa. E' evidente che si vuole cercare di trovare risorse economiche e partecipazione popolare per salvare ciò che resta di Pianosa.
La mia simpatia però non nasce dalla politica che i Verdi perseguono. Sinceramente non riesco a comprendere. Mi spiego. Quale e quanta è stata la partecipazione popolare nella nascita del Parco dell'Arcipelago toscano?
Quale e quanta è la partecipazione popolare nell'organo direttivo dell'Ente Parco? Di chi è la responsabilità del degrado dell'isola di Pianosa dopo la chiusura del carcere avvenuta senza un progetto alternativo subentrante?
Marcello Camici
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