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Settimanale di attualitā e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 18/10/2002
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news n. 1101
Aree esondate all'Elba: il blocco che non c'č
La Regione Toscana ha svolto un ruolo importantissimo nel dopo nubifragio all'Elba. Le dichiarazioni del Presidente Martini e degli Assessori Franci e Conti ci trovano perfettamente d'accordo: blocco delle concessioni in aree a rischio, dislocazione delle strutture costruite nelle are esondate, revisione della mappa delle aree a rischio e degli strumenti urbanistici. Lo stesso Consiglio Regionale ha ribadito questi concetti.
Ma all'Elba sta succedendo qualcosa di strano: si inizia a costruire proprio in zone esondate o mappate come ad altissimo rischio di esondazione. E' il caso di Procchio, dove, nella zona centrale finora occupata da un grande parcheggio sterrato, si sono avviati i lavori per la realizzazione di un grande condominio da 7.500 metri cubi di bilocali, trilocali e servizi, con garage sotterraneo.
La zona è stata più volte allagata negli ultimi anni e il 4 settembre è andata a finire sotto oltre un metro d'acqua e fango che hanno ricoperto le auto parcheggiate e tracimato lungo la strada provinciale e l'abitato sottostante, tanto che il cartellone pubblicitario che annuncia la vendita di miniappartamenti campeggiava in mezzo ad un laghetto melmoso.
Ma l'esondazione ha interessato anche il contiguo giardino pubblico comunale, sommergendo strutture e giochi dei bimbi e causando notevoli danni in tutta la zona, compresi un Hotel e la spiaggia di Procchio. L'intera zona va quindi inserita nelle aree a rischio e vanno ripristinati i due fossi che la attraversano (nei loro percorsi e dimensioni originali) ed i canali di scolo, oggi ostruiti, ricoperti ed intubati.
Chiediamo quindi al Comune di Marciana, alla Provincia di Livorno ed alla Regione Toscana di intervenire per far chiarezza su quello che sta succedendo ed eventualmente consentire l'avvio dei lavori solo dopo che l'intera area, tra Fontalleccio e Procchio, sarà stata messa in sicurezza. Lo stesso vale per le strutture viarie che si vorrebbero realizzare a ridosso della spiaggia e che vanno riviste alla luce di quanto accaduto nella zona costiera e di Campo all'Aia.
ma non è finita. Infatti anche a Marciana Marina si stanno costruendo impianti sportivi ed una piscina privata in località il Toro, una zona a ridosso di un fosso esondato spesso negli ultimi anni e quindi considerata dal Comitato di Bacino Toscana Costa come facente parte di una "estesa area a pericolosità di esondazione molto elevata che si associa ad un elevato valore di rischio; essa interessa parte dell'abitato di Marciana Marina fra l'Uviale di Marciana e la confluenza fra Uviale di San Giovanni e il Fosso del Lavacchio".
La stessa cosa è successa a Straccoligno, Comune di Capoliveri, dove si è tentato di ripristinare immediatamente le strutture e le strade costruite accanto al fosso e sulla spiaggia, spazzate via dal nubifragio, e contro la cui realizzazione si erano battuti un comitato di cittadini e Legambiente.
Legambiente chiede alla Regione Toscana di dare davvero avvio al blocco delle costruzioni in aree esondate o ad elevato rischio per non dover assistere di nuovo ad allagamenti di strutture sorte in zone pericolose e a danni evitabili che tutti i cittadini verranno chiamati a rifondere con le loro tasse.
Legambiente Arcipelago Toscano
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