|
Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
|
|
Turismo: si cerchino nuovi mercati
|
|
Ci scrive, sui problemi del turismo all'Elba, Raffaele Sandolo, operatore e osservatore della realtà turistica elbana. C'è una crisi nell'industria delle vacanze sull'isola? E... se la risposta è sì, cosa fare? Sandolo fa le sue proposte
Gentile direttore,
in considerazione dell'aggravarsi della crisi del turismo elbano mi permetto di fare alcune osservazioni. Da alcuni anni la presenza turistica è critica e va diventando sempre più negativa...con reazioni minime e poco tempestive da parte degli "addetti ai lavori" e con risultati quasi nulli.
Tutto ciò che arrivato ed ha degli aspetti positivi, è stato prodotto da eventi casuali. Nel recente passato, in considerazione delle guerre nell'area della ex Jugoslavia hanno deviato i flussi turistici di lingua tedesca verso l'Italia e l'Isola d'Elba, molti elbani hanno avuto la sensazione che la situazione dell'isola andasse abbastanza bene e che bastava "arrangiarsi" per avere risultati migliori.
Da alcuni anni la crisi turistica elbana si manifesta sempre in modo più eclatante, non solo per il numero e il tipo presenze ma soprattutto sotto l'aspetto economico: costi di gestione tendenti al rialzo e incassi sui livelli degli ultimi anni. La stagione turistica, in pratica, è molto corta (2-3 mesi estivi) e non si fa altro che parlare della necessità di allungarla.
Per molti imprenditori che operano sull'Elba i margini di guadagno vanno sempre più assottigliandosi e sono "ridotti all'osso", per altri le cose vanno peggio. Solo taluni "illuminati" o "fortunati" i risultati sono buoni.
Credo che sia giunta l'ora che tutti, imprenditori e negozianti, cittadini e organizzazioni di settore, istituzioni locali elbane e provinciali e regionali si sveglino e si impegnino con urgenza al meglio, ognuno secondo le proprie possibilità, capacità e competenze. Non ci si può più permettere che la casualità guidi il turismo elbano e lo sviluppo dell'economia turistica avvenga secondo professionalità, modi e criteri tipici degli anni '60.
Non si possono attendere sempre le collaborazioni e le spinte dello Stato. In particolare, visto il calo delle presenze di lingua tedesca, si faccia un più incisivo sforzo e si presti maggiore attenzione ad altri mercati europei ed anche extra-europei. Gli scandinavi e i nord-europei tutti amerebbero passare dei giorni di vacanza, sulla nostra isola, nei periodi di bassa stagione; alcuni popoli dell'est europeo stanno sviluppando la loro economia e sarebbero molto interessati alla cultura e all'ambiente naturale dell'Elba.
Gli americani ed anche i giapponesi potrebbero continuare a scoprire un mondo meraviglioso di arte, storia e storia inserendo anche l'Isola d'Elba nei loro tour toscani (Firenze, Pisa, Siena). Si affronti subito ed efficacemente il problema della crisi, con poche parole e iniziative efficienti. Si attivino, in tempi brevi, delle ricerche di mercato più approfondite con l'analisi delle iniziative da prendere, evidenziando le risorse necessarie.
Si creino dei gruppi di lavoro nelle varie organizzazioni di settore, e si discutano le proposte in incontri allargati con presenza paritetica dei convenuti e appoggio delle istituzioni, senza interferenze politiche di parte. Ritengo che per sviluppare e migliorare il turismo, sia necessario attuare, in tempi brevissimi, almeno i seguenti punti principali:
attivare un nuovo approccio marketing, che nasca dalla volontà dell'APT elbano; creare dei nuovi flussi turistici; realizzare delle manifestazioni, di richiamo nazionale ed europeo, per la bassa stagione; rendere l'aeroporto di La Pila più efficiente e con pista più lunga; ampliare e rendere più efficienti le strutture portuali; approntare nuove strutture ricettive integrate (aree con cinema, teatro, sale congressi, centri commerciali); migliorare la professionalità e la cultura turistica di coloro che operano nel turismo o hanno rapporti con il turismo; Tutto questo, da inserire in soluzioni integrate a livello regionale e in strategie nazionali. In pratica bisogna elaborare un nuovo modello di turismo elbano, basato su una stagione turistica ampliata (minimo da da aprile a novembre), che coinvolga tutte le risorse dell'isola e sia impegnato nello sviluppo e nel miglioramento continuo (Qualità totale).
Il futuro sarà più roseo se gli elbani tutti sapranno comprendere l'attuale situazione e prendere profonda coscienza della necessità di nuove iniziative fuori dalle linee tradizionali. Alle base, c'è l'esigenza di uscire dall'attuale "splendido individualismo o egoismo", di interagire attivamente nella propria comunità e di partecipare attivamente ai "processi" di controllo ambientale e di sviluppo con una visione strategica ampia e lungimirante.
Cordiali saluti.
Raffaele Sandolo - Marina di Campo |
|
|
|
|