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Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 06/12/2002
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news n. 1221
Elbani in Galizia contro la marea nera
Volontari elbani di Legambiente in partenza per la Galizia devastata dalla marea nera della petroliera Prestige. A guidare la "pattuglia ambientalista" dell'isola è Enrico Gambelunghe, ambientalista della prima ora e appassionati velista. Del resto per questo gravoso compito, sottolinea Legambiente, c'è bisogno di persone, meglio se con alle spalle esperienze analoghe.
Due le operazioni che i volontari sono chiamato a svolgere per contrastare la marea di nafta che arriva sulle coste galiziane dopo il naufragio della petroliera Prestige e riguardano il monitoraggio che la pulizia del litorale.
Per il monitoraggio servono volontari che possano spostarsi autonomamente e controllare la costa, gli sbocchi dei fiumi sul mare, l'andamento delle maree, ed avere un quadro sempre aggiornato della situazione per poter agire tempestivamente.
Le azioni di pulizia invece sono previste solo sulla base del monitoraggio e in una fase successiva. "La situazione - mette in evidenza Legambiente - è disastrosa, un Governo a dir poco oscurantista non tiene informata la popolazione sulle reali entità dell'incidente e sulla tossicità del greggio. I volontari vengono allontanati dalle aree contaminate perché non autorizzati o assicurati. Inoltre è stato chiuso lo spazio aereo su tutta la zona colpita ed è praticamente impossibile avere un bilancio completo".
Sembra comunque che siano almeno 400 i chilometri di costa sui quali occorre intervenire quanto prima possibile. Legambiente ha anche prelevato campioni di petrolio da fare analizzare nei propri laboratori.
"Vogliamo capire - sottolinea l'associazione ambientalista - quanto sia davvero pericoloso questo tipo di gasolio. Sembra infatti che solo il 5% degli uccelli colpiti riesce ad arrivare sulla terraferma e che di questi il 70% muore poco dopo. Insomma se ne salvano 1 su 20 e questo ci fa pensare all'alta tossicità della marea nera".
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