Nei giorni scorsi, a Capoliveri, il gruppo consiliare di Capoliveri Democratica ha incatenato la bacheca del Comune. Un atto simbolico, dimostrativo di quanto la presunzione del Sindaco e della maggior parte del consiglio non trovi limiti o pudori alle proprie azioni e ai propri pensieri.
Nella bacheca in uso all'Amministrazione comunale, e quindi anche ai consiglieri di minoranza, non è possibile, di fatto, esporre comunicati che la maggioranza non condivida o meglio ancora si espongono solo previsioni del tempo, appuntamenti festaioli, orari dei bus, ma niente che sia politico, niente che parli della gestione del comune, niente che possa informare i cittadini di quanto nelle stanze dei bottoni capoliveresi viene deciso.
Viene da meravigliarsi. Ma come? Un'amministrazione che dice di essere così forte, così approvata, che magnifica le sue azioni, un'amministrazione con questo potere assoluto ha paura di quattro righe scritte da Capoliveri Democratica?
E' vecchia la storia delle bacheche a Capoliveri: se qualcuno, in queste giornate invernali, ha voglia di fare un giro in paese e si guarda intorno potrà sicuramente accorgersi che di bacheche a Capoliveri ce ne sono proprio poche: quelle dei prodotti in vendita, quelle della Parrocchia, due del Comune, ma niente per associazioni, partiti politici, categorie, sindacati...
E non è che nessuno chieda o abbia chiesto di metterle: è l'Amministrazione che non le dà, a Capoliveri c'è la censura, il bavaglio che ti impedisce di dire qualcosa che potrebbe far pensare, far discutere, che potrebbe far sapere che qualcuno vorrebbe qualcosa di più o qualcosa di diverso.
Dai tempi degli anni '90 quando il democratico sindaco Barbetti fece togliere la bacheca dell'allora partito di maggioranza, in tanti hanno provato a chiedere uno spazio per informare delle iniziative, delle idee di un gruppo, di un movimento: per un motivo o per l'altro, nessuno c'è mai riuscito.
Panem et circenses, ma basta così. Pensare, discutere e proporre meglio di no, potrebbero uscire strane idee e strane cose: meglio la carta patinata di Capoliveri News dove tutto brilla e tutto viene raccontato da un unico speaker affabulatore.
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