Elba
Elba Explorer
Virgilio
Google
Yahoo
Lycos
Altavista
TiscaliSearch
MSN Search
Arianna
Search
Excite
AOL Netfind
Go.com
Hotbot
Supereva
Voila
Home
Isola d'Elba
Caratteristiche
Spiagge
Fotografie
Cartina
Meteo
Area Operatori
Utente
Password
Login permanente
Ricorda la Password
Cerco & Offro
Offerte Lavoro
Domande Lavoro
Annunci vari
Ricettività
Motore di ricerca
Alberghi
Residences
Campeggi
Last-Minute
Hotels liberi
Appartamenti liberi
Notizie
Questa settimana
Cerca in archivio
Newsletter
Tutte le notizie
Traghetti
da Piombino
dall'Isola d'Elba
Trasporti
Orari Treni
Orari Aerei
Orari Bus
Cinema e Teatro
Cinema
Teatro
Eventi Isola d'Elba
Elenco
Segnala un evento
Varie
Cartoline
Guestbook
Links
-
1
-
2
-
3
Varie
Home
Page
Hotel Mirage
Mirage Hotel
Hotel Mirage
Mirage Hotel
Acquarius Hotel
Hotel Acquarius
Elba
Isola d'Elba
Isola Elba
Isola d'Elba
Elba Isola
Hotels Elba
Alberghi Elba
Elba
Isola d'Elba
Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 07/02/2003
-
news n. 1351
I rifiuti che... scottano
Stupore, è questo il sentimento prevalente all'Elba sull'ipotesi avanzata dai comuni dell'isola di risolvere (si fa per dire) il problema di come smaltire al meglio i rifiuti solidi attraverso un inceneritore (o termovalorizzatore, che dir si voglia), per altro uscendo del tutto dalla linea già definita dal Piano provinciale dei rifiuti.
E stupito di questo si è detto anche l'assessore regionale all'Ambiente Tommaso Franci che, assieme al suo omologo provinciale Marco Della Pina, ha tenuto nei giorni scorsi una conferenza stampa, a Portoferraio su questo tema criticando l'atteggiamento ora assunto dai comuni elbani.
Anzi, Franci è stato durissimo, ha parlato addirittura di "immaturità degli enti locali dell'isola" che prima hanno portato avanti un progetto con Regione e Provincia basato sul passaggio ad una efficace raccolta differenziata e poi, a sorpresa, chiedono di invertire la rotta.
I comuni elbani chiederebbero addirittura di divenire un Ato (Ambito territoriale ottimale) autonomo (cosa, per altro, impossibile per legge) e di dotarsi di un inceneritore che non potrà mai funzionare bene dato che ha bisogno di ricevere giornalmente una quantità di rifiuti grande e costante.
E' facile immaginare quindi come la scelta sia sbagliata per un posto come l'Elba che, per la sua stagionalità turistica, produce molti rifiuti in estate e... molto pochi in inverno.
Insomma, nessuno ha davvero capito questa sortita di sei comuni dell'isola su otto ("virtuosi" solo Marciana e Rio nell'Elba) e da più parti ci si chiede perché quegli stessi enti che fino a ieri hanno definito "bidone al veleno" il gassificatore (o inceneritore, che dir si voglia) di Buraccio (ora inattivo e in predicato di divenire un semplice separatore di rifiuti) adesso vogliano trasferirlo a Literno e "convertirlo" in termovalorizzatore.
Già, perché? E' solo la ormai consueta voglia di buona parte dei comuni isolani di "affrancarsi" dalle tutele del resto della Toscana o... c'è di più? Forse vi sono interessi industriali forti? Si tenderebbe ad escludere questa seconda ipotesi dato che non è mai sembrato che all'Elba i rifiuti possano davvero costituire, in qualche modo, un businness interessante.
Però non si può mai dire e, pur sicuri della buona fede di chi amministra l'isola, una certa preoccupazione, soprattutto se si guarda ai molti sbagli fatti in vari campi in passato, è sicuramente autorizzata.
Torna alla pagina precedente
-
Torna alla pagina di ricerca