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Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 21/02/2003
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news n. 1402
Aria (quasi) pulita a Portoferraio
L'inquinamento atmosferico non è per il momento un problema per Portoferraio, neanche nei periodi di massimo afflusso turistico della stagione estiva.
Questo è quanto emerge dai dati del rapporto che l'Arpat, Azienda Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana, ha trasmesso in questi giorni al comune del capoluogo.
La campagna di monitoraggio della qualità dell'aria era stata promossa dall'assessore al traffico Alberto Fratti, in collaborazione con il Settore 7 - Tutela Ambiente della Provincia di Livorno, ed è sta effettuata con un laboratorio mobile dell'Arpat, installato in prossimità della Banchina Alto Fondale di Portoferraio, nel periodo compreso fra il 13 agosto ed il 23 settembre 2002.
Si voleva soprattutto verificare l'incidenza del traffico portuale sulla qualità dell'aria, cercando di rilevare anche l'andamento di particolari inquinanti fotochimici come l'ozono.
Oltre a questa specifica rilevazione, sono stati monitorati i livelli del biossido di zolfo, specifico per valutare l'influenza del traffico marittimo sulla qualità dell'aria, del biossido di azoto, che si genera dalle emissioni dei motori delle navi e degli autoveicoli e motoveicoli, del monossido di carbonio, specifico inquinante di origine veicolare, e delle cosiddette polveri Pm10, la cui presenza nell'atmosfera è da attribuire anch'essa all'elevato numero di veicoli in transito nella zona.
I risultati ottenuti durante il periodo di campionamento sono tutti sotto la soglia media del livello di attenzione, e si prestano a valutazioni piuttosto indicative. Nessun problema per il biossido di zolfo né per i livelli di ozono, che sono in media con quelli riscontrati nello stesso periodo in altre zone della Provincia.
I valori di biossido di azoto e monossido di carbonio, insieme a quelli delle polveri Pm 10, sono invece abbastanza fluttuanti, con qualche periodo di maggior vicinanza ai limiti di soglia, e dimostrano la marcata influenza del traffico veicolare, particolarmente intenso nel periodo oggetto dell'indagine.
Quindi non è il traffico marittimo ma quello di auto e motoveicoli nella zona ad incidere sul livello di elementi atmosferici inquinanti a Portoferraio, una presenza che in ogni caso è limitata ai periodi di maggiore affluenza turistica e che soprattutto non induce preoccupazione in quanto non raggiunge livelli vicini a quelli di guardia.
La campagna di monitoraggio della qualità dell'aria verrà comunque ripetuta anche durante la prossima estate, in modo da avere validi termini di raffronto anche a distanza di tempo.
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