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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Legambiente: cinghiali pericolosi e dannosi
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Incidenti stradali, devastazioni di frutteti e vigneti, addirittura attacchi alle persone, è ormai diventata molto difficile la convivenza all'isola d'Elba tra cinghiali (ma sarebbe meglio chiamarli "maghiali", visto il loro ibridamento con il maiale domestico) e l' uomo, con pesanti ripercussioni per alcune attività turistiche ed agricole.
Gli ultimi episodi riportati dalla stampa locale parlano di pericolosi incidenti stradali, uno dei quali a Timonaia, una frazione abitata tra Poggio e Marciana Marina, con l'investimento di un cinghiale di circa 100 kg. che ha causato danni notevoli all'auto e che poteva avere ben più gravi conseguenze.
A Rio Marina, un anziano Signore è stato addirittura attaccato e costretto alla fuga da un grosso maschio di suino selvatico, mentre a Lavacchio, nel Comune di Marciana, un branco di cinghiali, inseguito da cani randagi, ha invaso una proprietà costringendo i presenti a mettersi al riparo.
A Cavo, nel Comune di Rio Marina, l'Azienda Agricola del Signor Paoli è stata letteralmente assalita da un branco di una ventina di grossi cinghiali famelici che hanno distrutto 40 alberi da frutta, devastato l'orto e scorrazzato per il vigneto.
Spesso le recinzioni fornite dal Parco Nazionale non riescono a contenere gli attacchi dei "maghiali", gli efficaci chiusini per la cattura dei cinghiali, riattivati recentemente dal Parco, vengono sabotati sistematicamente con danneggiamenti delle strutture o facendo scappare i suini.
Intanto la Polizia Provinciale sta effettuando, con un organico ridotto, una incisiva, ma ancora insufficiente, campagna di abbattimenti che risponde alle decine di segnalazioni di danni che giungono a Provincia di Livorno e Parco Nazionale anche attraverso i moduli distribuiti dal Comitato per la Tutela del Patrimonio Agricolo e Forestale dell'Isola d'Elba, un'associazione formata da agricoltori, ambientalisti, operatori turistici e semplici cittadini ormai stanchi dei continui danneggiamenti provocati dall'incontrollata espansione dei "maghiali" e che vogliono sollecitare le autorità competenti ad una più incisiva opera di controllo e contenimento.
Una crescita della popolazione di cinghiali ormai insostenibile per l'agricoltura, l'ambiente e la fauna dell'isola d'Elba, che si sta sempre più trasformando anche in un problema di sicurezza per i cittadini con branchi di cinghiali che si spingono sempre più vicino alle abitazioni, lungo le strade provinciali e fin dentro ai paesi con persone costrette a barricarsi in casa mentre i "maghiali" distruggono frutteti, orti e giardini.
Una situazione tanto difficile da essere approdata in Parlamento con un'interpellanza dell'onorevole Ermete Realacci, deputato della Margherita e presidente di Legambiente, che sollecita l'interessamento di Ministri dell'Ambiente e delle Politiche Agricole.
Questi ripetuti episodi dimostrano che ormai si è abbondantemente superato il numero di cinghiali sopportabile da un ambiente insulare come quello elbano, occorre uscire dalla routine della gestione venatoria del cinghiale e provvedere ad una drastica diminuzione della popolazione di suini selvatici, fino all'eradicazione di un animale che è stato importato all'Elba per i soli fini di caccia e che è estraneo al nostro ambiente tanto da metterlo in grave pericolo.
Legambiente Arcipelago Toscano |
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