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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Tesori archeologici in pericolo
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Tesori archeologici, all'Elba, in quantità analoga alle bellezze ambientali? Sembra proprio di sì, almeno stando a quanto ci viene detto dalle cronache di questa seconda parte di giugno 2003. E non solo dalle cronache per altro.
La stessa Sovrintendenza per i Beni archeologi della Toscana parla chiaro in proposito, aggiungendo poi che mancano purtroppo i soldi per valorizzare questi beni e addirittura difenderli.In questo torrido inizio estate dunque è questo l'argomento del giorno e non solo sull'isola dato che c'è anche una interrogazione parlamentare su questo tema.
L'iniziativa è di Fabio Mussi e Giovanna Melandri. Il primo, deputato del collegio Piombino e Isola d'Elba e vice presidente della Camera, è un profondo conoscitore di questa zona. La seconda invece è stata ministro dei Beni culturali nei governi dell'Ulivo.
Due parlamentari autorevoli e documentati dunque che, dando voce al rammarico della Sovrintendenza Toscana sulle poche risorse disponibili per difendere il patrimonio archeologico elbano, si sono rivolti ai ministri Urbani e Tremonti per sapere se davvero l'attuale governo pensa di continuare così, tagliando cioè finanziamenti a settori importanti per il Bel Paese quali quelli legati alla nostra storia ed alla nostra cultura.
Beni inestimabili quindi, che si rischia di perdere se non si mette chi di dovere in condizione di proteggerli e valorizzarli. Ed a testimonianza di tutto questo c'è proprio il caso da cui ha preso le mosse l'intera vicenda. Parliamo di una operazione della Guardia di Finanza dell'isola d'Elba che, durante una serie di perquisizioni nelle abitazioni di alcuni sospettati, ha scoperto una ricca serie di reperti archeologici di grande valore, sconosciuti alla stessa Sovrintendenza e "imboscati", per così dire, da queste persone che sono state poi denunciate.
E il valore non manca davvero, a cominciare da una buona quantità di monete dell'epoca successiva alla caduta dell'Impero Romano, ritrovamento questo che sta già facendo riscrivere certe pagine di storia. Si pensava infatti che in quell'epoca, nelle isole toscane, gli scambi commerciali avvenissero per mezzo del semplice baratto ed invece adesso, queste monete, provano che già allora si usava la valuta.
Venti sono state le perquisizioni effettuate dalla Finanza in questa operazione e una decina i denunciati. Più importante è però quello che, oltre alle monete, è stato trovato: anfore, monili, vasellame... Più di duemila reperti che riguarderebbero insediamenti che vanno dal neolitico all'epoca napoleonica.
La dottoressa Silvia Ducci, responsabile per l'Arcipelago Toscano della Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Toscana ha definito il recupero dei reperti un evento "di grande importanza archeologica". Ha poi anche lamentato però, come dicevamo, i continui tagli ai finanziamenti per le Sovrintendenze che non sarebbero ormai più in grado di tutelare i nostri beni culturali e storici. |
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