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Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 26/07/2003
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news n. 1801
La voglia di cemento dei comuni elbani
Legambiente Arcipelago Toscano impegnata in questo periodo su molti fronti, a cominciare dalle osservazioni agli strumenti urbanistici dei comuni elbani. Ma non solo, il Cigno denuncia ad esempio anche quanto avviene sull'isola in merito al grave problema del proliferare dei cinghiali, un animale che per le sue scorribande notturne e per la sua diffusione crea seri problemi all'agricoltura.
Da tempo si cerca di ridurne il numero, per altro anche con il diretto impegno di istituzioni quali la Provincia di Livorno ed il Parco Nazionale Arcipelago Toscano che ha raggiunto in proposito un accordo con le associazioni venatorie per un abbattimento controllato degli ungulati. E invece, denuncia Legambiente, cosa succede? Ebbene, succede che di nascosto i cacciatori darebbero una mano ai cinghiali a sopravvivere lasciando loro del cibo e togliendo efficacia all'azione di contenimento al proliferare di questi animali.
Ma, tornando alle politiche urbanistiche dei comuni elbani, c'è subito da segnalare la possibilità che Legambiente faccia ricorso al Tar contro il Regolamento urbanistico di Portoferraio uno strumento per altro che, secondo il Cigno Verde, "rischia di far scuola, come dimostrerebbe proprio il Regolamento urbanistico di Marciana, anch'esso da poco approvato".
"Pur consapevoli - dicono i rappresentanti di Legambiente - della differente situazione sociale tra Portoferraio e gli altri comuni elbani stiamo aspettando il risultato degli incontri tra comune di Portoferraio e Provincia di Livorno, vedremo se e come fare il ricorso al Tar in base ai risultati che produrrà questa trattativa".
Quanto al Regolamento urbanistico di Marciana per Legambiente, "esso non poteva essere adottato dal comune marcianese perché il Piano strutturale (che il Regolamento deve attuare) non è stato ancora approvato dal Parco Nazionale (come prescrive invece la legge). Il comune, in altre parole, ha adottato il piano senza avere richiesto le necessarie osservazioni del Parco né ricevuto alcun nulla osta. Quindi il Piano strutturale non è ancora operativo ed il Regolamento urbanistico che lo attua non poteva essere adottato dal Consiglio Comunale".
A parte questo comunque anche nel merito il Regolamento di Marciana, secondo le osservazioni di Legambiente, sarebbe tutto da rifare anche perché in netta contraddizione con lo stesso Piano strutturale del comune, frutto di un accordo di Programmazione Urbanistica con Regione e Provincia.
"A Marciana, comune elbano che ha il record delle seconde case, - ricorda Legambiente - verrebbero permessi ampliamenti massicci ed indiscriminati in tutto il territorio esterno al Parco. Una vera e propria cementificazione diffusa che intaccherebbe anche quelle aree che il Piano strutturale e la stessa Relazione che accompagna il Regolamento urbanistico giudicano di grande valore naturale e paesaggistico e indicano come zone da preservare. Questo Regolamento urbanistico che fa rientrare dalla finestra le previsioni del vecchio Piano strutturale che l’accordo con Provincia e Regione aveva fatto uscire dalla porta".
Legambiente infine ha presentato una voluminosa mole di osservazioni anche al Piano strutturale di Rio Marina che giudica, se pur vedendovi qualche luce, pieno di ombre. Anche per Rio Marina il Cigno mette sotto accusa la "voglia" di edificare ancora seconde case e previsioni di sviluppo infrastrutturale ed edilizio decisamente esagerato per alcune zone di questo comune.
Segnaliamo infine un interessante dossier che ci giunge sempre da Legambiente. Riguarda l'isola di Giannutri, un altro tesoro naturalistico a rischio dell'Arcipelago Toscano.
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