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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Non sparate... sui subacquei
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Ci scrive l'Associazione italiana liberi subacquei denunciando una strana ed inspiegabile, quanto ingiusta, colpevolizzazione che, soprattutto a Capraia, si fa dei subaquei ricreativi. L'attività dei subacquei che si limitano ad ammirare i fondali, si dice nell'intervento, non è affatto nociva per l'ambiente, a differenza di tante altre sulle quali invece niente si dice...
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Il subacqueo nuoce gravemente all'ambiente! A seguito di varie segnalazioni da parte del Comune di Capraia Isola, di associazioni ambientalistiche ed anche di semplici cittadini si era constatato un aumento indiscriminato delle attività subacquee nelle zone di mare circostanti quest'isola, con grave danno per l'ecosistema e per la fauna ittica in particolare.
Questa la principale motivazione usata dal Comune di Capraia Isola per impugnare davanti al Tar della Toscana la delibera n. 163 del 20 giugno 2003 del commissario straordinario del Parco dell'Arcipelago Toscano che ha annullato, dopo le proteste dell'intera collettività subacquea italiana, le proprie precedenti delibere che riservavano l'attività subacquea nelle acque antistanti Capraia non sottoposte a tutela integrale unicamente ai diving aventi sede sull'isola, ai residenti e a coloro che avevano la fortuna di soggiornare per almeno sei giorni sull'isola stessa (come si possa solo pensare che ciò abbia qualcosa a che fare con la tutela dell'ambiente è un vero mistero).
Peccato però che in tali acque sia liberamente consentito senza alcuna protesta da parte del Comune l'accesso e l'ancoraggio delle imbarcazioni di qualsiasi genere le cui ancore arano il fondale producendo ingenti danni (basterebbe predisporre degli ormeggi fissi) e che sia permessa la pesca sportiva ai residenti e a coloro che soggiornano sull'isola per almeno sei giorni, attività con un impatto sull'ambiente non certo minimale.
Peccato però che il subacqueo ricreativo, secondo il Comune principale minaccia per l'ecosistema dell'isola, si limiti invece solo ad osservare le meraviglie dell'ambiente marino, senza assolutamente interferire con la sua integrità (si sottolinea che la pesca subacquea con le bombole è vietata da decenni su tutto il territorio nazionale e che nei parchi la pesca subacquea è vietata tout court in qualsiasi modo sia praticata).
Peccato però che i subacquei ricreativi abbiano attivamente collaborato e collaborino a importanti progetti anche internazionali di ricerca di biologia marina tesi alla conservazione ed al miglioramento dell'ambiente e che la loro attività, in tutti i mesi dell'anno, contribuisca sia al monitoraggio dei fondali sia al loro controllo prevenendo comportamenti illeciti dei terzi (non a caso la semplice presenza di subacquei ricreativi è d'ostacolo all'attività dei pescatori di frodo).
Dipingendo i subacquei ricreativi come minaccia ecologica, argomentazione che fa impressione a chi di subacquea è assolutamente digiuno e non conosce la realtà dei fatti, il Comune ha ottenuto la sospensione provvisoria della delibera impugnata, ed è da ritenere che, nell'assoluta inerzia dell'Ente Parco e quindi senza alcun contraddittorio che possa illustrare ai giudici la realtà dei fatti, tale provvedimento sarà confermato in sede cautelare dal Tar, a meno che almeno uno dei suoi componenti conosca cosa implichi veramente l'immersione ricreativa, nella prossima udienza del 30 luglio, salvo poi rinviare al merito, con le lungaggini relative, e l'auspicabile intervento in giudizio di associazioni che tutelino l'immagine ed i diritti dei subacquei, l'esame definitivo della questione?
Associazone italiana liberi subacquei
Prof. Avv. Massimo Eroli |
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