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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Rifiuti: da problema a nuova opportunitą
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Senza dubbio si tratta di una grande sfida per gli uomini del terzo millennio: lo smaltimento 'compatibile' delle tonnellate di rifiuti che ogni giorno si accumulano a fianco delle nostre normali attività.
Ma la 'compatibilità' e la non nocività possono diventare addirittura una ricchezza? Ne è convinta la Provincia, che nei giorni scorsi ha presentato all'Elba i nuovi piani di smaltimento dei rifiuti, una proposta ancora aperta, ha affermato l'Assessore provinciale alle politiche ambientali Marco della Pina, affiancato dai tecnici Lazzarini e Serra, che si muove nell'ottica di un percorso partecipativo, mirato cioè a coinvolgere il più possibile istituzioni, associazioni e cittadini durante l'iter di approvazione dei piani sui rifiuti.
La partecipazione della cittadinanza, per la verità non è stata massiccia, e quanto alle Istituzioni, c'era da segnalare la sola presenza del Sindaco di Portoferraio Ageno. Segno che la consapevolezza su questo tema non è ancora diffusa.
Eppure, è Umberto Mazzantini di Legambiente a sostenerlo, il primo obiettivo per uno smaltimento 'compatibile' sta a monte, ossia nella riduzione al minimo della produzione di rifiuti, nella scelta di prodotti con minimo imballaggio o addirittura nel divieto di ingresso sulle isole di piccole dimensioni (vedi quanto adottato a Pantelleria)di merci confezionate in imballaggi di difficile smaltimento.
Scelte individuali, quindi, ma le Istituzioni in questo campo hanno un ruolo fondamentale.Prende la parola quindi Ageno, annunciando per il Capoluogo lo studio di un progetto di raccolta differenziata 'porta a porta', metodo ritenuto dalla stessa Provincia, più efficace e meno costoso per i contribuenti.
Ma Ageno ha parlato anche dell'Esa (Elbana Servizi Ambientali, la società che gestisce lo smaltimento dei rifiuti all'Elba) di cui il Capoluogo detiene ancora il 99, 70% delle quote contro uno 0,05% degli altri comuni elbani, con un costoso e spropositato sbilanciamento quindi su Portoferraio.
Tolto questo studio in corso, comunque, l'Elba finora non si distingue per impegno profuso in questo campo: tra i comuni dell'Ato, per esempio, nell'anno 2001 l'isola vanta un minuscolo 7% di raccolta differenziata contro un 24% dei comuni di terraferma. Tra i Comuni elbani il più virtuoso è Campo nell'Elba con un 13, 60 %, in coda Capoliveri con uno 0,16 %. Percentuali molto lontane da quel 55% che la Provincia si è prefissata come obiettivo entro il 2007.
"Impossibile non parlare di Buraccio e Literno, con i quali - ha dichiarato l'assessore Della Pina - adesso l'Elba ha una struttura impiantistica moderna per la selezione e il compostaggio organico, mentre il conferimento in discarica deve considerarsi come l'ultimo stadio del percorso di smaltimento. Ora sta ai comuni e ai cittadini impegnarsi perché questa macchina funzioni".
E, sempre riferendosi al Buraccio, ha ricordato che la chiusura dell'impianto di gassificazione fu dovuta a motivi di ordine ambientale ma anche al desiderio di avviare una politica di riciclaggio e non di mera distruzione.
"Siamo qui per confrontarci e per raccogliere l'apporto di tutti, quello che vi abbiamo presentato oggi è un prodotto iniziale - ha detto Della Pina riferendosi al piano - che può e deve essere arricchito dalle vostre osservazioni, per approdare, infine, al prodotto finale". Entro il 21 settembre chiunque lo voglia, può quindi presentare le proprie osservazioni scritte alla Provincia di Livorno. Marina Bergamin |
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