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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Quando il carcere prepara al lavoro
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Un progetto finanziato dalla Regione intende dare una possibilità di istruzione e riscatto ai 63 detenuti delle carceri toscane. Orientamento e formazione per favorire il reinserimento nel mercato del lavoro. Interessati sono gli istituti penitenziari di Firenze, San Gimignano, Massa e Porto Azzurro
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Sono 63 i detenuti e le detenute degli istituti penitenziari di Firenze, San Gimignano, Massa, Porto Azzurro che potranno, a partire dai prossimi giorni, cominciare a prendere coscienza delle proprie attitudini e aspirazioni professionali e quindi frequentare corsi di formazione finalizzati al lavoro, dentro e fuori dal carcere.
Tutto questo grazie al progetto Chance, una iniziativa sperimentale finanziata dalla Regione Toscana nell'ambito del Fondo sociale europeo ed attuata da Eurobic Toscana Sud spa, in partenariato con Ce.Fo.Art (Centro formazione per l'artigianato), Centro territoriale permanente Dazzi di Carrara, Associazione per l'agricoltura biodinamica. Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi all'Auditorium del Consiglio regionale toscano.
Erano presenti l'assessore regionale all'istruzione formazione e lavoro Paolo Benesperi, l'assessore all'istruzione del Comune di Firenze Daniela Lastri e il Provveditore regionale della amministrazione penitenziaria Massimo De Pascalis.
Finanziato con 558 mila euro, il progetto Chance avrà una durata sperimentale di 24 mesi e legherà insieme gli aspetti di orientamento, formazione e lavoro. I detenuti che partecipano sono scelti sulla base di incontri e iniziative di informazione, motivazione e orientamento che li indirizzeranno verso i corsi più adatti alle loro capacità e aspirazioni e anche in relazione alle successive possibilità di inserimento nel mercato del lavoro all'esterno del carcere.
I corsi di formazione professionale rilasceranno una qualifica regionale e sono stati organizzati in stretto rapporto con la realtà economica della zona dove si trova il carcere. A Firenze, dove ad essere coinvolta è la sezione femminile del cacere di Sollicciano, saranno avviati corsi per il conseguimento della qualifica di commis di cucina e per agricoltura biologica.
Corsi di agricoltura biologica partiranno anche a Porto Azzurro mentre a Massa si terranno corsi per saldatore. A San Gimignano partiranno invece corsi per quadrista, assemblatore e cablatore. L'assessore Benesperi nel suo intervento ha sottolineato in particolare l'importanza di un approccio integrato, che vede uno stretto legame fra l'attività di orientamento e quelle di formazione e lavoro.
Una garanzia di maggiore efficacia anche in vista di un reinserimento del detenuto nel mercato del lavoro e nella vita fuori dal carcere, oltre che una scelta politica precisa da parte della Regione. Così come è frutto di una precisa scelta, ha spiegato Benesperi, anche l'aver inserito all'interno del documento di programmazione del Fondo sociale europeo tutto il filone del disagio sociale.
"La Regione - ha ricordato Benesperi - ha finanziato, all'interno della stessa misura del Fondo sociale europeo, anche un progetto sulla donazione di organi e un secondo progetto per i non vedenti". Particolarmente significativa, secondo Benesperi, è anche la dimensione regionale di Chance , che vede il coinvolgimento di più istituti carcerari della regione e di una rete di enti ed istituzioni che hanno unito gli sforzi per realizzare l'iniziativa".
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