|
Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
|
|
Ageno precisa sul bilancio
|
|
Ageno precisa sul bilancio<BR>Il sindaco di Portoferraio replica all'analisi del bilancio comunale di previsione fatta dal consigliere di opposizione Danile Palmieri in una intervista rilasciata al quotidiano Il Tirreno. Dobbiamo aggiungere che non è stato questo l'unico organo di informazione locale ad aver proposto un'analisi di questo tipo...</P><P>Giovanni Ageno *</P><P>L'articolo pubblicato dal quotidiano "Il Tirreno", sotto forma di intervista rilasciata dal consigliere di minoranza Daniele Palmieri, iscritto a Rifondazione Comunista, necessita di alcune importanti precisazioni. In primo luogo si ritiene fuorviante il titolo "Irpef al massimo e Tarsu in aumento".</P><P>Ebbene, l'addizionale Irpef comunale, introdotta dall'amministrazione Fratini con deliberazione di Consiglio comunale n. 20 del 26 marzo 1999 nella misura dello 0,2 per cento, è stata portata alla misura attuale (0,5 per cento) sin dal marzo 2001. Da quel momento nessuna altra operazione di bilancio poteva interessare ed ha interessato questa addizionale.</P><P>Pare tuttavia demagogico e strumentale richiamare l'attenzione del cittadino su una misura adottata dall'amministrazione tre anni prima e quasi tacere sullo sforzo compiuto dalla medesima nel ridurre l'aliquota Ici per abitazione principale dal 4,4 per mille al 4 per mille (misura minima consentita dalla legge) che rappresenta l'aliquota più bassa rispetto ai comuni elbani unitamente a quella del Comune di Marciana Marina.</P><P>Altrettanto strumentalmente si tace delle misure adottate per consentire una minor aggravio sulle fasce deboli di contribuenti (pensionati e famiglie a basso reddito) della tassa sui rifiuti.</P><P>I pensionati con redditi inferiori ad 8,800 euro annui, se unici occupanti, non pagheranno la tassa. Se, invece, faranno parte di un nucleo familiare vedranno crescere di 2.640 euro il predetto limite e, ugualmente, non verseranno un euro di tassa.</P><P>Se consideriamo anche l'ulteriore adeguamento delle previsioni agevolative in tema di maggiore detrazione Ici per abitazione principale (circa 258 euro invece dei circa 103 euro) per soggetti ultra sessantenni con reddito massimo di euro 10.712,00 si comprende lo sforzo fatto dall'amministrazione</P><P>In base a quanto detto è facile verificare che nel 2004 un pensionato, con un reddito imponibile inferiore ai 17 milioni delle vecchie lire, per la propria abitazione principale non solo si vedrà esonerato dal pagamento della tassa rifiuti ma godrà sia di una maggiore detrazione Ici di lire 300 mila (oltre alla ordinaria di 200 mila) e di un ulteriore risparmio di circa il 10% dell'imposta da versare a seguito dell'abbattimento dell'aliquota per abitazione principale al minimo consentito dalla legge.</P><P>Altre agevolazioni sono previste nella manovra di bilancio per quanto riguarda la tassa di occupazione di spazi ed aree pubbliche e l'imposta sulla pubblicità (riduzioni del 15% e del 50% rispettivamente) nei casi si utilizzino ponteggi per interventi di recupero edilizio. </P><P>La tassa rifiuti è vero è stata aumentata del 8,5% per tutte le categorie. Si ricordi però, chi rimarca su tali aumenti prescindendo dalle effettive cause che li producono, che gli aumenti ci sono sempre stati.</P><P>La tassa per le abitazioni nel 1997, sindaco Fratini e delibera consiliare del 27/2/1997, passò da 2000 a 2800 lire al metro quadrato (incremento del 40%) e quella sui campeggi vide un incremento del 48%.</P><P>Nell'anno successivo con deliberazione di giunta n. 30 del 28/2/98 la tassa rifiuti per la abitazioni salì a 3210 lire con un incremento del 15%. Le restanti classi di tariffe furono incrementate mediamente del 10 %. Quindi nel giro di due anni la tassa sulle abitazioni è passata da 2000 lire a 3210 lire al metro quadrato.</P><P>Per quanto concerne l'Ici sulla abitazione principale l'amministrazione precedente ridusse l'aliquota dal 5,5 per mille al 5 per mille. La attuale amministrazione invece la ha ridotta dal 5 per mille al 4 per mille nei cinque anni. Sono state inoltre previsti nuove ipotesi agevolative a favore di particolari soggetti. </P><P>Veniamo al mancato rispetto del patto di stabilità. Sul punto occorre rimarcare che il meccanismo di definizione dei saldi è stato recentemente criticato anche dall'Associazione dei Comuni Italiani.</P><P>L'Anci aveva sottolineato, durante l'approvazione della legge finanziaria, la pesantezza dei tagli ai trasferimenti erariali e le regole troppo rigide e " poco intelligenti" del patto di stabilità, auspicando un intervento correttivo del Governo e del Parlamento per riportare i trasferimenti almeno ai livelli del 2003 e rivedere le condizioni del patto di stabilità</P><P>Ebbene, i parametri fissati dal legislatore sono parametri standard che mal si adattano alla effettive problematiche che i comuni devono affrontare. Sappia la cittadinanza che tra i motivi per i quali non è stato rispettato il patto negli anni 2002 e 2003 grande rilevanza ha avuto il problema legato alla gestione dei rifiuti solidi urbani.</P><P>Rispetto al 2001 le spese sono infatti salite di 642 mila euro (complessivi 3.433.000,00 euro) ed i pagamenti in conto 2003 ed anni precedenti hanno avuto a dicembre di questo anno un incremento di 1 milione e 410 mila euro (complessivi 4.305.812,53)</P><P>Impegno consistente si è avuto anche nei confronti dell'altra partecipata "Cosimo de' Medici" che complessivamente ha comportato maggior spese per complessivi euro 307 mila. Spese non previste si sono verificate inoltre per la chiusura di due controversie legali riguardanti la Falconetta (51 mila euro - vertenza con la proprietà per danni all'immobile) e con la Digep srl ( 37 mila euro- vertenza in ordine alla proprietà di pannelli per affissioni) .<BR> <BR>Riguardo alle spese relative alla gestione dei rifiuti si evidenzia che, nel 2003, le stesse pari ad euro 3.433.000,00 hanno rappresentato il 27% delle spese correnti ed il 35% delle entrate tributarie dell'Ente.</P><P>L'insieme di tali spese non consente il rispetto del patto sia in termini di competenza che di cassa. Ciò comporta il venir meno della possibilità di assumere personale e di contrarre mutui. Tale ultima misura davvero penalizzante ha portato l'Anci a chiedere un pronto intervento legislativo atto a veder escludere la sanzione.</P><P>Il meccanismo di calcolo dei saldi rilevanti ai fini del patto consente, tuttavia, di guardare con più tranquillità al 2005. Dal prossimo anno, infatti, per la definizioni dei saldi si dovrà prendere a riferimento non più i dati 2001 bensì quelli 2003. In tal modo potrà riprendere il meccanismo delle assunzioni e degli investimenti.</P><P>Crediamo che queste cose, per dovere di cronaca da parte di chi lavora nella comunicazione, nonché per onestà intellettuale da parte di chi fa politica, pur nel ruolo istituzionale che spetta ad una opposizione consiliare, debbano essere evidenziate con la dovuta importanza, nell'interesse della cittadinanza e della reale e corretta valutazione dell'operato della amministrazione comunale.</P><P>* Sindaco di Portoferraio<BR> |
|
|
|
|