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Elba Oggi
Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Senza auto non si può
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Riflessione di Legambiente Arcipelago Toscano sul tema dell'eccesso di auto sull'isola, specialmente in estate. Del resto, e il Cigno Verde non manca di sottolinearlo, tutto questo avviene e anche per le carenze dei trasporti pubblici, in particolare di come il servizio ferroviario viene correlato (male) con il trasporto marittimo e con le strutture a terra di supporto ai traghetti</P><P>Ormai da anni si parla di riduzione di flusso delle auto per l'Elba e di nuova e diversa mobilità da e per l'isola, si discute appassionatamente di promozione del turismo all'Elba, e si organizzano convegni sull'accoglienza, ma il primo impatto che il turista ha dell'Elba alle biglietterie a Piombino è spesso sinceramente disastroso.</P><P>La stazione di accesso ai traghetti in partenza per l'Elba e Sardegna presenta numerosi errori progettuali, a cui si accompagnano gravi mancanze di visione e comprensione dei flussi in transito. E' tradizione che arrivare all'Elba in treno sia un'impresa ardita. Occorre però sapere che i pochi treni che servono Campiglia, difficilmente trovano corrispondenze per Piombino.</P><P>Ma purtroppo i guai non finiscono all'arrivo di Piombino. La stazione di Piombino si trova a 200 metri dalla biglietteria, che è stata realizzata non al piano terra, come vorrebbe il buon senso, ma al primo piano e raggiungibile, per chi arriva da un ingresso di fronte al porto, unicamente tramite ripide scale, mentre chi vi accede di lato è costretto ad un inutile periplo di passerelle e porte scorrevoli. </P><P>Il turista con bambino in passeggino e valigia deve scordarsi di prendere la nave che ha di fronte perchè gli ci vorranno almeno venti minuti per raggiungere la biglietteria, munirsi di biglietto, scendere e correre alla nave. Nessun pannello indicante le navi in partenza nemmeno nei mastodontici piazzali degli imbarchi. </P><P>Le biglietterie delle diverse compagnie si ignorano reciprocamente e non si scambiano informazioni, con grave danno solo per gli utenti che non riescono ad avere indicazioni sulle paretenze di tutti i traghetti. Peggio per loro poi se sono stranieri. E' raro trovare personale che parli una parola di tedesco o di inglese per informare ed accogliere i viaggiatori. </P><P>Sembra esistano dei bus navetta che portano i viaggiatori dalla biglietteria ai traghetti e viceversa. Ma perchè il servizio navette sia davvero credibile ed utile, e non solo una cosa che non serve a nessuno, occorrerebbe fissare un luogo ben visibile da tutti, con informazioni in diverse lingue, dove la navetta si fermi, indicando ogni quanti minuti ripartirà. Altrimenti la gente cerca di farcela a piedi. Cosa che si fa sempre, regolarmente, correndo con pacchi e valige.</P><P>Non è poi infrequente trovare la navette parcheggiata, vuota e spenta proprio sotto l'arrivo della nave. Ma il risultato è che se arriviamo a 10 minuti dalla partenza della nave, gli orari cambiano così frequentemente da un giorno con l'altro che dobbiamo aspettare il nostro turno ed attendere pazientemente d'essere di fronte allo sportello per capire se c'è o non c'è una nave. Non parliamo di un turista che non capisce l'Italiano. </P><P>Non ci vorrebbe molto: basterebbe che ogni giorno le biglietterie esponessero ben in vista gli orari dei traghetti previsti che, soprattutto in bassa stagione, subiscono frequenti cambiamenti d'orario. Se si arriva con l'auto e vorremmo lasciarla a Piombino occorre sapere che per sfuggire al traghetto non ci resta che cercare un parcheggio. Di gratuito, ce n'è uno solo di circa duecento posti.</P><P>D'estate è stracolmo già dal mattino. Accanto ce n'è un altro per i pendolari con permesso. sempre pieno anche quello. Il vero business sono i 6 rimanenti parcheggi, tariffa variante dagli 8 ai 10 euro al giorno. Notare che ci sono alcuni parcheggi che praticano le tariffe allo scattare di mezzanotte, sapendo che l'ultima nave parte verso le 10 di sera, ci si può sentir chiedere arrivando alle 9 di dover pagare la tariffa del giorno precedente e poi quella successiva. Morale: dai 16 ai 20 euro se arriviamo sabato pomeriggio e vorremmo ripartire domenica sera. </P><P>Dulcis in fundo: il servizio autobus che da Piombino dovrebbe portare i viaggiatori elbani, magari utenti del servizio sanitario, all'ospedale di Villa Marina. Non c'è però una benchè minima traccia di pannello che indichi con chiarezza a chi scende di corsa dalla nave dove, come e quando passano gli autobus per il centro. </P><P>Non solo non c'è il cartello, non ci sono proprio gli autobus. Che passano, per altro, quando non te lo aspetti. Morale: o ti armi di pazienza e aspetti l'autobus, o prendi il taxi. Che invece c'è sempre. 8 o 10 Euro per andare in ospedale, 8/10 euro, per tornare, più 5 dell'andata e ritorno della nave sono 25 euro in più per farsi visitare nell'ospedale di Piombino.<BR> <BR>Naturalmente, la stessa cosa si ripresenta per il turista che arriva all'Elba senza auto: mancanza di segnaletica per raggiungere i bus, orari dei mezzi pubblici (rarissimi in bassa stagione) spesso non in coincidenza con i traghetti, totale assenza di un collegamento tra il piazzale di partenza dei bus e gli attracchi delle navi (almeno per quelli più distanti), ecc.</P><P>Ce la faremo un giorno a gestire questo territorio con una visione davvero coordinata, volta al risparmio, all'uso dei trasporti pubblici, alla minimizzazione dell'impatto ambientale e al servizio agli utenti, dei cittadini elbani e dei turisti?</P><P>Legambiente Arcipelago Toscano<BR> |
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