Elba
Elba Explorer
Virgilio
Google
Yahoo
Lycos
Altavista
TiscaliSearch
MSN Search
Arianna
Search
Excite
AOL Netfind
Go.com
Hotbot
Supereva
Voila
Home
Isola d'Elba
Caratteristiche
Spiagge
Fotografie
Cartina
Meteo
Area Operatori
Utente
Password
Login permanente
Ricorda la Password
Cerco & Offro
Offerte Lavoro
Domande Lavoro
Annunci vari
Ricettività
Motore di ricerca
Alberghi
Residences
Campeggi
Last-Minute
Hotels liberi
Appartamenti liberi
Notizie
Questa settimana
Cerca in archivio
Newsletter
Tutte le notizie
Traghetti
da Piombino
dall'Isola d'Elba
Trasporti
Orari Treni
Orari Aerei
Orari Bus
Cinema e Teatro
Cinema
Teatro
Eventi Isola d'Elba
Elenco
Segnala un evento
Varie
Cartoline
Guestbook
Links
-
1
-
2
-
3
Varie
Home
Page
Hotel Mirage
Mirage Hotel
Hotel Mirage
Mirage Hotel
Acquarius Hotel
Hotel Acquarius
Elba
Isola d'Elba
Isola Elba
Isola d'Elba
Elba Isola
Hotels Elba
Alberghi Elba
Elba
Isola d'Elba
Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 14/11/2004
-
news n. 2831
Chi ha fatto il bagno nelle acque proibite?
Chi ha fatto il bagno nelle acque proibite?<BR>Il Difensore Civico della Toscana ha dato ragione a Legambiente: il Parco dell'Arcipelago Toscano dovrà dare i nomi di Politici e Vip che si sono tuffati nel mare vietato. La vicenda roguarda l'estate scorsa e i molti avvistamenti di personaggi famosi, sembra soprattutto politici, intenti a navigare o bagnarsi nelle acque proibite a tutti di alcune isole dell'arcipelago, prima tra tutte Montecristo</P><P>Durante l'estate Legambiente ha ricevuto numerose segnalazioni di imbarcazioni di cosiddetti Vip in aree marine "1" dell'Arcipelago Toscano dove è proibito accedere se non per motivi di carattere scientifico. Divieti che sono fatti rigorosamente rispettare ai comuni mortali, ma non evidentemente a Parlamentari, Ministri, personaggi famosi, potenti e alti funzionari.</P><P>Sulla stampa e su alcuni siti internet sono stati fatti i nomi di personaggi illustri che avrebbero navigato, fatto il bagno o si sarebbero immersi nelle proibitissime acque. A queste frequentazioni Vip si è aggiunto un notevole traffico alti papaveri della Pubblica Amministrazione ed ancoraggi di panfili, imbarcazioni varie, gommoni o addirittura navi da crociera e battute di pesca come a Giannutri.</P><P>Ad agosto Legambiente ha chiesto al commissario del Parco di poter consultare le autorizzazioni rilasciate dall'Ente per gli accessi alle zone di riserva integrale delle isole toscane. Il 22 settembre il commissario Barbetti (An) ha risposto fornendo solo i dati umerici delle concessioni per gli accessi alle aree marine interdette.</P><P>Ma il commissario si è rifiutato di dare a Legambiente la cosa più interessante: i nominativi di chi avrebbe compiuto questa imponente massa (135 autorizzazioni!) di attività scientifiche, cinematografiche e promozionali. Il no è stato motivato dalle norme di tutela della privacy. Il rifiuto di fornire nominativi e dei dati da parte del Parco ha rafforzato il sospetto che, con un'interpretazione pretestuosa della legge sulla privacy, l'Ente intesse nascondere favoritismi per i potenti di turno. </P><P>Per questo, ad ottobre, Legambiente Arcipelago Toscano si è rivolta al Difensore Civico della Regione Toscana per chiedere chiarezza e trasparenza e per ottenere i nomi di questi strani "scienziati e cineasti" che frequentano in così gran numero il mare proibito delle isole toscane.</P><P>Il 9 novembre il dottor Giorgio Morales, Difensore Civico della Regione Toscana, ha inviato una lettera nella quale si giudica illegittimo il rifiuto del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e si informa il commissario Barbetti che deve essere consentito a Legambiente il libero accesso a tutti i documenti richiesti riguardanti le frequentazioni e le attività nel mare protetto.</P><P>"E' una vittoria - ha commentato Gian Lorenzo Anselmi, presidente del Circolo Legambiente Arcipelago Toscano - della trasparenza e del diritto dei cittadini e delle Associazioni a controllare la correttezza degli atti pubblici, tanto più quelli di un Parco Nazionale. Come abbiamo detto fin dall'inizio, la legge sulla privacy non c'entrava nulla e il Difensore Civico lo conferma clamorosamente imponendo al parco di rendere disponibili i suoi atti. Ora vedremo finalmente chi, come e perché è stato autorizzato a violare vincoli e a fare cose proibite ai comuni cittadini".<BR>
Torna alla pagina precedente
-
Torna alla pagina di ricerca