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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Decalogo per Pianosa
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Decalogo per Pianosa<BR>Dieci presupposti per un Parco protagonista del recupero ambientale dell'isola di Pianosa. A metterli nero su bianco e farceli pervenire è Ruggero Barbetti, commissario straordinario del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. Si parla infatti da un po' di tempo di riportare un certo numero di detenuti in quella che in passato è stata una delle isole carcere italiane...</P><P>di Ruggero Barbetti *</P><P>Facendo seguito alla riunione del 2 dicembre presso la Prefettura di Livorno e riguardante il recupero ambientale di Pianosa, si ribadiscono le seguenti riflessioni in merito all'utilizzo di soggetti in esecuzione di pena detentiva o sottoposti a misure, con l'obiettivo di porre il Parco come protagonista attivo e fulcro del progetto di recupero dell'Isola di Pianosa:</P><P>1) la presenza di detenuti sull'Isola di Pianosa dovrà riguardare solo quelli definiti "a bassa pericolosità" e il loro numero oltre che concordato non potrà che essere contenuto.<BR>Tale presenza e le attività che verranno messe in atto non dovranno entrare in contrasto o porre limiti di qualsiasi natura, né alle funzioni del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e delle Forze dell'Ordine delegate alla sorveglianza delle aree protette a terra e a mare; né al libero accesso all'isola di Pianosa secondo le forme già autorizzate dal Parco; né alla continuazione del turismo contingentato permesso dal Parco ed a tutte le attività ad esso collegate; né alle attività scientifiche, di ricerca e didattiche autorizzate dal Parco. Inoltre, le attività dei detenuti e dell'Amministrazione Carceraria non potranno limitare ed entrare in concorrenza con le attività pubbliche e private presenti e già autorizzate dal Parco.</P><P>2) La presenza dei detenuti non dovrà comportare nessun impedimento per le attività ed i progetti di fruizione turistica del mare e per le attività scientifiche e di ricerca in ambiente marino autorizzati dal Parco Nazionale.</P><P>3) La presenza di detenuti non dovrà diventare l'occasione per ricostituire su Pianosa un nucleo stabile di abitanti legati alle attività carcerarie, compresi i familiari del personale di sorveglianza, ed il personale di supporto ai detenuti dovrebbe essere limitato solamente a quello di sorveglianza ed amministrativo.</P><P>4) Le attività di recupero ambientale dei detenuti dovranno essere concordate con il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e da questi autorizzate.</P><P>5) Si dovrà concordare con il Parco Nazionale, e ridotto al minimo indispensabile, il traffico di veicoli a motore, anche per non causare disturbo alla fauna.</P><P>6) Visto il delicatissimo ambiente dell'isola e la presenza di numerosi endemismi vegetali protetti dalle normative europee, nazionali e regionali, di specie animali di grande interesse e rarità incluse nelle varie "liste rosse" di protezione e che l'isola, oltre ad essere totalmente compresa nel Parco Nazionale, è totalmente inserita in SIC, ZPS e SIR per la sua importante funzione di sosta per i flussi migratori dell'avifauna, ogni lavoro che comporti un intervento sull'ambiente (ripristino ambientale, sentieristica, forme di agricoltura) dovrà essere concordato ed autorizzato dal Parco Nazionale e dovrà svolgersi sotto la sorveglianza del Corpo Forestale dello Stato e/o del personale del Parco.</P><P>7) Si ritiene che l'attività dei detenuti debba in primo luogo rivolgersi alla bonifica dei siti inquinati e dei rifiuti eredità della precedente attività carceraria, così come individuati dall'ARPAT nello "studio tecnico e ambientale sul territorio dell'Isola di Pianosa" commissionato da questo Ente Parco ed alla realizzazione e ripristino di fognature, depurazione e reti idriche e dei servizi indispensabili a consentire una costante presenza umana sull'isola nel pieno rispetto dell'ambiente di Pianosa e ad impedire nuovi sprechi di risorse ed inquinamenti.</P><P>8) Eventuali interventi di ripristino dell'attività agricola e di formazione professionale ad essi collegati, dovranno essere concordati con questo Ente Parco, svolgersi nei terreni individuati come zona "C" nel Piano del Parco e non interessare le aree dell'isola dove è in corso una marcata rinaturalizzazione o quelle più vicino alle zone di nidificazione dell'avifauna marina. Si ricorda inoltre che questo Parco Nazionale ha aderito all'iniziativa "OGM FREE" per evitare l'introduzione in agricoltura di Organismi Geneticamente Modificati. </P><P>9) Solo dopo una valutazione dell'impatto di eventuali attività zootecniche sull'ambiente, si potrà consentire eventualmente una concordata reintroduzione di animali da allevamento, con particolare attenzione alle specie zootecniche toscane considerate a rischio.</P><P>10) Gli eventuali interventi di restauro di edifici dovranno essere conformi alle "Norme tecniche di attuazione per la ristrutturazione e per la riqualificazione ecocompatibile degli immobili nell'isola di Pianosa", approvate dal Parco Nazionale nel 2001, e volti essenzialmente al restauro e al recupero dell'esistente. Inoltre questa dovrà essere l'occasione per la bonifica di macerie presenti, tetti in eternit e per la demolizione di manufatti e superfetazioni che stanno pericolosamente degradando.</P><P>Si rappresenta inoltre che questo Ente Parco è oltremodo interessato ad utilizzare soggetti in esecuzione di pena detentiva, o sottoposti a misure alternative, anche all'Isola d'Elba per la pulizia ed il ritiro dei rifiuti delle banchine stradali (dentro e fuori l'area protetta), per la manutenzione dei punti sosta realizzati dal Parco Nazionale e per altri interventi di bonifica ambientale da concordare.</P><P>* Commissario straordinario Parco Nazionale Arcipelago Toscano<BR> |
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