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Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 11/01/2002
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news n. 0488
La siccità in Val di Cornia potrebbe aggravare la sete estiva dell'Elba
Potrebbe essere un'estate addirittura drammatica la prossima per l'Elba sul fronte dell'approvvigionamento idrico. Stiamo attraversando infatti un inverno quasi del tutto privo di piogge (a proposito... se l'umanità non si decide a rispettare gli equilibri naturali... non avremo neanche un futuro!) e questo causa un abbassamento più che preoccupante delle falde idriche un pò dappertutto.
Non fa eccezione la nostra zona, in particolare la Val di Cornia che manda l'acqua all'Elba attraverso la condotta sottomarina per un buon 60% del fabbisogno dell'isola. E la Val di Cornia ha già detto che probabilmente dovrà ridurre drasticamente il quantitativo di acqua inviata. Come dire una vera... "catastrofe".
L'Elba è già infatti da anni in emergenza nei mesi estivi, nulla è stato fatto per migliorare la situazione, se adesso arriva anche la metà dell'acqua che solitamente attraversa il canale di Piombino l'isola può "chiudere bottega".
La preoccupazione è palpabile in chi si occupa del problema: funzionari dei servizi idrici dell'isola, categorie produttive, amministratori locali, tutti guardano con apprensione all'arrivo dell'estate e alla immancabile nuova emergenza acqua.
Quello che è più triste è che stiamo assistendo al solito battibeccare tra le autorità e gli addetti ai lavori elbani e quelli di oltre canale. Da una parte, sul continente, si accusa la rete di distribuzione idrica elbana di essere un autentico colabrodo (probabilmente è vero, le perdite e gli sprechi d'acqua temiamo siano molti, si dice di oltre il 40%), dall'altra ci si difende sottolineando come forse la maggior parte delle perdite avviene prima, nella condotta sottomarina, con l'acqua che finirebbe dunque in mare (ed anche questo probabilmente è vero, con il risultato che lo spreco sarebbe doppio).
Insomma la situazione rischia di farsi molto seria ed anche per questo è forse il caso di dotarsi quanto prima di dissalatori e potabilizzatori, per lo meno si dovrebbe in questo modo far presto e magari si potrebbe anche far fronte all'emergenza estiva ormai abbastanza alle porte.
Ogni altra soluzione possibile infatti sembra richiedere tempi più lungi, o impatto ambientale, o rischi per il territorio e le persone. E se non pioverà in modo massiccio nei prossii mesi... che nessuno si azzardi a far affidamente sulle navi cisterna, sicuramente il quantitativo d'acqua non sarebbe sufficiente e i costi sarebbero, come sempre, altissimi.
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