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Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 06/04/2002
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news n. 0679
Ed anche... in quelli del Ministro delle Politiche agricole
Due ministri all'Elba nell'arco di pochi giorni dunque, come dicevamo nel nostro precedente numero, e per di più erano i responsabili di due dicasteri in qualche modo affini tra di essi e molto importanti per un'isola turistica che vive del suo mare e della sua natura.
Oltre al ministro dell'Ambiente Matteoli l'Elba ha incontrato infatti, nei giorni scorsi, anche quello delle Politiche agricole Alemanno. Quest'ultimo tra l'altro fu anche al centro delle cronache, nello scorso autunno, in merito alla questione del fermo biologico per la pesca in questi mari. Il ministro infatti pareva intenzionato a non prevederlo per il dopo estate 2001...
Ritornò poi sulla sua decisione, anche perché vi furono non poche prese di posizione contrarie all'idea di non vietare la pesca nei mari dell'Arcipelago toscano bisognosi invece, ogni anno, di un periodo di riposo che favorisca il ripopolamento ittico.
Si fece notare il pericolo che la pesca a strascico (spesso abusiva) rappresenta per il mare e solo qualche settimana dopo lo stesso Governo riconobbe la necessità di una più incisiva protezione del mare dell'arcipelago. Dopo il suo incontro con le autorità e i cittadini, ed in particolare con gli iscritti di Alleanza nazionale, abbiamo parlato con il ministro Alemanno iniziando proprio... dalla protezione del mare.
La protezione della risorsa marina - ci ha detto - deve avvenire con giudizio, ovvero la pur necessaria salvaguardia del mare non deve "bloccare" l'attività su queste coste. Deve soprattutto servire a mantenere l'equilibrio e una adeguata risorsa ittica. Importante a questo proposito è ad esempio il fatto che si preveda un regolare e periodico ripopolamento dei nostri mari.
In definitiva il Parco, sia terrestre che marino, deve rappresentare una sorta di fonte di equilibrio, avere cioè un parco che favorisca insediamenti produttivi un pò su tutto il territorio.
Come giudica una riduzione della perimetrazione a terra del parco a favore di una maggior porzione di mare protetta?
Potrebbe essere una buona strada da percorrere, ma se bisogna anche chiarire la zonizzazione da fare, ovvero i tipi di vincoli da imporre su ogni singola zona che debbono essere studiati con il giusto discernimento. E' necessario ad esempio che siano poche le Zone A, quelle cioè di protezione integrale, per non incidere in modo negativo su colture tradizionali o su usi e costumi consolidati tra le popolazioni locali.
I parchi in definitiva debbono rappresentare una grande chance per una agricoltura legata al territorio e all'ambiente, debbono essere luogo di agricoltura di qualità e di agricoltura biologica. La difesa ambientale infatti può servire molto nel dare garanzia di prodotti ad alto valore nutrizionale e di genuinità. Una ulteriore dimostrazione di cosa si intenda per un parco che sia funzionale all'economia e allo sviluppo senza bloccare in alcun modo le attività sul territorio
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