Elba
Elba Explorer
Virgilio
Google
Yahoo
Lycos
Altavista
TiscaliSearch
MSN Search
Arianna
Search
Excite
AOL Netfind
Go.com
Hotbot
Supereva
Voila
Home
Isola d'Elba
Caratteristiche
Spiagge
Fotografie
Cartina
Meteo
Area Operatori
Utente
Password
Login permanente
Ricorda la Password
Cerco & Offro
Offerte Lavoro
Domande Lavoro
Annunci vari
Ricettività
Motore di ricerca
Alberghi
Residences
Campeggi
Last-Minute
Hotels liberi
Appartamenti liberi
Notizie
Questa settimana
Cerca in archivio
Newsletter
Tutte le notizie
Traghetti
da Piombino
dall'Isola d'Elba
Trasporti
Orari Treni
Orari Aerei
Orari Bus
Cinema e Teatro
Cinema
Teatro
Eventi Isola d'Elba
Elenco
Segnala un evento
Varie
Cartoline
Guestbook
Links
-
1
-
2
-
3
Varie
Home
Page
Hotel Mirage
Mirage Hotel
Hotel Mirage
Mirage Hotel
Acquarius Hotel
Hotel Acquarius
Elba
Isola d'Elba
Isola Elba
Isola d'Elba
Elba Isola
Hotels Elba
Alberghi Elba
Elba
Isola d'Elba
Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 15/05/2002
-
news n. 0784
Rifiuti: il WWF critico con i Comuni elbani
In una lettera inviata agli otto sindaci elbani la Sezione WWF Arcipelago Toscano ha lanciato un nuovo forte richiamo sulla problematica dello smaltimento dei rifiuti solidi all'Elba e sul trattamento delle alghe spiaggiate.
"A poche settimane - si legge nella lettera - dallo scadere della proroga allo smaltimento al di fuori dell'isola e nell'imminenza dell'inizio della stagione turistica, che comporterà un sensibile aumento del volume dei rifiuti da smaltire, non sembrano essere emerse soluzioni durature e concrete al problema, carenze che si traducono in maggiori costi per la collettività".
Viene poi tracciata una sintesi dell'attuale contesto che vede in primo piano la discarica di Literno con la urgente necessità della sua messa in sicurezza per scongiurare i rischi di inquinamento dovuti alle infiltrazioni dal percolato che ne fuoriesce, "per i quali - afferma il WWF - attendiamo di conoscere con precisione l'esatta quantificazione degli sversamenti stessi dal libro bianco già preannunciato dal Comune di Campo".
E poi il mancato funzionamento e le insufficienti garanzie in merito a danni per la comunità dell'impianto di termo valorizzazione del Buraccio, il cui costo di realizzazione ha comunque gravato sulle tasche dei contribuenti.
L'assenza inoltre di una struttura deputata allo stoccaggio e al trattamento degli inerti, l'assenza di una efficace e capillare politica della raccolta differenziata (limitata solo ad alcuni ambiti municipali e ad alcuni materiali), ritardi nella raccolta degli ingombranti o nello svuotamento delle campane della raccolta del vetro che disincentivano i cittadini ad un responsabile comportamento favorendo l'indirizzamento in discarica in materia indifferenziata anche di ciò che potrebbe essere riciclato.
Per questo l'Associazione del Panda richiama le amministrazioni locali a definire programmi concreti estesi a tutto il territorio insulare che includano tra l'altro:
l'effettiva estensione a tutta l'isola della raccolta differenziata dell'organico,
la creazione di impianti per il trattamento in loco dei rifiuti riciclabili, o almeno delle componenti che richiedono investimenti tecnologici più contenuti (es. organico o inerti),
l'attuazione di programmi volti ad incentivare la riduzione degli imballaggi che potrebbero contemplare anche la riduzione del carico tributario per quelle aziende che si adeguano.
In questo contesto si colloca il sollecito della Sezione WWF Arcipelago Toscano ad adottare procedure più rispondenti all'ambiente, per il trattamento delle posidonie spiaggiate per le quali si ricorre sempre all'asportazione con successivo smaltimento in discarica.
Pur con tutte le cautele previste dai disciplinari tecnici di conferimento degli incarichi, l'asporto con mezzi meccanici comporta quasi sempre anche la rimozione di notevoli quantitativi di sabbia o ghiaia intrappolata nelle posidonie, incentivando così l'erosione delle coste e legittimando i costosi ed effimeri ripascimenti.
In altre aree del bacino mediteranneo le "banquettes" di posidonie spiaggiate sono lasciate sulle spiagge durante la stagione invernale per contrastare l'erosione e rimosse con stoccaggio in aree apposite nel periodo estivo oppure se ne limita lo spiaggiamento con reti collocate ad opportuna distanza dalla riva.
In questo modi si facilita anche la reintroduzione delle posidonie nell'ambiente marino, procedure, conclude il WWF, che hanno sicuramente un costo minore dell'asporto con smaltimento in discarica e del successivo ripascimento e che sarebbe auspicabile vedere attuate anche sui litorali elbani.
WWF Sezione Arcipelago Toscano
Torna alla pagina precedente
-
Torna alla pagina di ricerca