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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Un'alleanza dolce come il miele
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Tre associazioni rappresentative del mondo ambientalista, dell'agricoltura e dell'alimentazione di qualità, si sono unite nel comune impegno a favore del "miele vergine integrale italiano", un prodotto speciale, esemplare per le caratteristiche di bontà, purezza e virtù nutrizionali, costantemente minacciato dalle produzioni estere, a basso costo.
Le tre associazioni sono l'Unaapi, Legambiente e Slow food. Hanno scritto una lettera ai ministri delle Politiche Agricole, Giovanni Alemanno e della Salute, Girolamo Sirchia, affinché intervengano per bloccare definitivamente le importazioni di miele scadente, a partire da quello di provenienza cinese contaminato da antibiotici (cloranfenicolo e streptomicina), attualmente sospeso per decisione della Food Standards Agency (l'Agenzia degli Standard Alimentari inglese) e in attesa di decisioni al riguardo.
Nonostante nell'ambito dei paesi comunitari non sia consentito l'utilizzo di antibiotici nell'allevamento delle api, sia illegale utilizzare il cloranfenicolo negli allevamenti zootecnici e nonostante, in Italia, sia attivo ed efficiente un articolato piano di controlli analitici di laboratorio da parte delle autorità sanitarie per la ricerca di eventuali residui, non si è in grado di vigilare sulla diffusione di alcuni prodotti alimentari provenienti dall'estero senza adeguati controlli e norme igienico-sanitarie conformi alle nostre.
"Così - hanno scritto le associazioni - nel mercato europeo sono stati importati prima mieli industriali adulterati con zuccheri vari che, dopo le nostre denuncie e dopo le battaglie per la nuova Direttiva sul miele, sono stati deviati sui mercati di alcuni paesi nord europei (ove vige meno attenzione), poi si è arrivati all'importazione di mieli inquinati da un antibiotico sospettato di gravi controindicazioni. Tutto questo mentre gli apicoltori italiani hanno investito energie e risorse per ottenere dalla Comunità Europea l'attestazione di Specialità Tradizionale Garantita per il Miele Vergine Integrale".
Il miele italiano è uno dei prodotti principe del nostro grande patrimonio agroalimentare. Un patrimonio unico al mondo per abbondanza, varietà ed eccellenza qualitativa, costituito soprattutto da conoscenze, saperi e professionalità non comuni. Un tesoro realizzato dall'uomo attraverso i secoli, un intreccio di natura e cultura, di antiche tradizioni ed equilibrio ambientale e territoriale, che costituisce una eccezionale ricchezza, culturale oltre che economica, per il Paese.
La richiesta di Unaapi, Legambiente e Slow Food è quindi chiara e decisa: "Vi chiediamo - si legge ancora nella lettera - di intervenire concretamente, affinché la sospensione temporanea (qualora non vengano rispettate le norme comunitarie da estendere anche ai prodotti extra UE) diventi un blocco permanente".
Secondo le associazioni è anche urgente che il nostro Governo si attivi per
uniformare le normative interne all'Unione Europea sul divieto di residui di antibiotici nel miele effettuare rigorosi controlli sul miele in commercio con particolare scrupolo per i mieli provenienti da paesi che non hanno legislazioni igienico/sanitarie analoghe a quella italiana ottenere l'attestazione comunitaria di Specialità Tradizionale Garantita per il Miele Vergine Integrale, che dopo anni di procedure burocratiche europee, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale ed è in attesa delle osservazioni e delle obiezioni degli importatori e dei confezionatori industriali contrari a questo riconoscimento. |
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