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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Il WWF commenta la vicenda dell'ecocentro di Campo
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La spettacolare recente irruzione della Guardia di Finanza, con elicottero e tutto, che ha portato, cinque mesi dopo le documentate denunce del WWF, al sequestro giudiziario dell'area del Vallone a Marina di Campo, il fiore all'occhiello dell'amministrazione Campese in materia di rifiuti, con relativo sfogo dell'assessore sulla stampa, ci porta come WWF a fare alcune amare considerazioni.
Primo. La via dell'inferno è lastricata di buone intenzioni. Nel senso che non è la prima volta che a Campo si prova a fare con una mano una cosa buona e, con l'altra, una nefanda. Nel luglio del 2000 si avviava la raccolta differenziata dei rifiuti, e con l'altra mano si tagliavano quattro bellissimi pini sul lungomare. Solo qualche mese prima, con una mano si ripristinavano le strade bianche fra il piano e San Piero e Sant'Ilario, e con l'altra si progettava la famigerata strada detta ippovia che (se non fosse stata bocciata dalla Soprintendenza) avrebbe rovinato il Parco nazionale fra Colle di Palombaia e Galenzana.
Secondo. La capacità progettuale complessiva del comune di Campo evidentemente non è in grado di riconoscersi nel sistema giuridico delle procedure e delle competenze. Un bel guaio, per un Comune che non risponde alle lettere, nega a chiunque, associazione o eletto, ogni occasione di dibattito preventivo, informativa, contributo di idee, suggerimento.
Dibattito e approfondimento che, a quel che è dato vedere nei Consigli comunali e sui giornali, non traspare nemmeno dagli interventi dei componenti stessi della maggioranza. Ci spieghiamo meglio con un esempio: quanti sanno che il 21 gennaio scorso il consiglio comunale di Campo ha approvato comunque, senza motivare le contro deduzioni ricevute ad esempio dal WWF, la oscena colata di cemento del Peep campese, ragion per cui ci sono senz'altro i motivi per un ricorso al Tar del WWF contro il Peep della giunta Galli?
Nessuno, alla stampa quotidiana non è stato dato nemmeno un rigo con la notizia della riunione del Consiglio comunale, figuriamoci se c'è andato il dibattito! Terzo. Va da sé che una associazione seria ("quattro gatti" disse il sindaco Galli una volta), ovunque, se non viene sentita prima, sulle materie di propria competenza ed interesse, non può che farsi sentire dopo che le decisioni sono state prese.
Peccato però che gli ambiti in cui le cose possono essere dette dopo sono molto, molto diversi da quelli normali e preventivi, seguiti un po' dappertutto a Destra come a Sinistra, fuori dell'isola. Dopo esistono solo il ricorso al Tar (pagando un avvocato) o l'esposto denuncia alla Procura della Repubblica (gratis). Poi magari dopo cinque mesi arrivano i Finanzieri.
E certe volte, dopo qualche anno, addirittura la Corte dei Conti chiede agli amministratori ed ai funzionari che sbagliano, il rimborso dei danni provocati. Naturalmente si parla in generale, non di Campo. Buon lavoro perciò, signor Sindaco. E buon lavoro anche al signor Procuratore.
WWF - Arcipelago toscano
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