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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Cinghiali: anche il Parco a favore dell'eradicazione
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Sono diventati una vera e propria calamità naturale. Distruggono la flora, i vigneti, i muretti a sassi. Viaggiano indisturbati per le strade, addirittura fanno capolino nei centri storici e li incontri nelle piazze e nelle chiese. Pericolosi per le persone alle quali attraversano la strada, improvvisamente.
A questo proposito c'è stata anche una polemica nei giorni scorso all'Elba, iniziata con la lettera di un lettore del quotidiano Il Tirreno pubblicata dal giornale livornese. Nella lettera si raccontava di una incredibile e brutta esperienza fatta dal lettore con i cinghiali che di notte circolavano indisturbati per le vie di un noto centro collinare elbano.
Il signor Mazzei, che scriveva a Il Tirreno, tra l'altro, chiamava anche in causa il Parco nazionale dell'arcipelago toscano e chiedeva che si vada ad una caccia intensiva dei cinghiali per far finalmente cessare l'emergenza ed il pericolo per i cittadini.
Non sono mancate a questo proposito le risposte e le prese di posizione: quella del Parco ad esempio, attraverso una lettera aperta del suo presidente Giuseppe Tanelli, e ad essa si è aggiunta poi quella del Consorzio per la caccia al cinghiale all'isola d'Elba.
A parte quest'episodio comunque va sottolineato come si tratti di un'emergenza che dura ormai da anni, nata dall'introduzione di una specie non autoctona, il cinghiale ungherese, fatto incrociare in modo del tutto irresponsabile con il maiale. Importato sull'isola a soli scopi ludici venatori negli ultimi decenni è cresciuto in maniera esponenziale superando la naturale capacità di carico dell'isola.
Nei giorni scorsi il Consiglio Direttivo dell'Ente Parco è arrivato a decidere per l'eradicazione della specie. Una soluzione che arriva dopo quattro anni di vari tentativi per tamponare l'emergenza: distribuzione di recinzioni, rapido indennizzo dei danni, abbattimenti, catture, studi tecnico-scientifici e il coinvolgimento con la componente venatoria.
Il Consiglio Direttivo dell'Ente ha deciso di attivare, presso il Ministero, la Regione e la Provincia le procedure e le pianificazioni tecniche per l'eradicazione dei cinghiali ed eventualmente, previa acquisizione dei risultati dello studio in corso presso l'Università di Pisa, dei mufloni dal territorio elbano.
Questa è la risposta del Parco per porre fine, in tempi brevi, alle devastazione che gli ungulati stanno causando al territorio, al patrimonio naturale, al sistema idrogeologico, alle attività produttive e, per salvaguardare la primaria esigenza di sicurezza fisica e psicologica delle persone.
La decisione presa dal Direttivo del Parco evidenzia come il territorio si accinga ad affrontare una vera catastrofe ambientale la cui consapevolezza deve coinvolgere in azioni chiare tutte le Istituzioni, il tessuto sociale e produttivo fino ad arrivare alla stessa componente venatoria.
In questa azione tesa a chiudere il capitolo "emergenza cinghiali", è rilevante l'atteggiamento della Comunità del Parco la quale è stata invitata, anche alla luce delle sue recenti e quanto mai preziose volontà di assumere una presenza sempre più incisiva negli indirizzi e nel governo del Parco di dedicare, con urgenza, una seduta alla questione dei cinghiali.
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