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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Giornate per le Oasi del WWF
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Dieci buoni motivi per volere un'Oasi e aiutare il WWF a realizzare i progetti all'interno delle 132 aree protette gestite dall'associazione. L'occasione è quella della Giornata per le Oasi che quest'anno il WWF invita a celebrare con i volontari nelle piazze della città il 13 e il 14 aprile e poi in natura domenica 21 aprile.
Questi i dieci motivi:
le Oasi del WWF vanno aiutate perché assicurano gli ultimi spazi incontaminati "dietro l'angolo" (sono 6 le Oasi urbane); proteggono centinaia di specie animali e vegetali rarissime; tutelano habitat preziosi; promuovono uno sviluppo sostenibile (26 le cooperative giovanili impegnate); sottraggono al degrado, agli incendi, al disboscamento e all'abusivismo ambienti a rischio come foreste, dune sabbiose, paludi; permettono il restauro di torri, casali, masserie o malghe, altrimenti abbandonati, valorizzati dal WWF con centri visita e spazi museali; accolgono ogni anno oltre 500.000 persone, soprattutto ragazzi; favoriscono la "crescita" di grandi parchi nazionali o riserve che dalle Oasi muovono i primi passi di tutela del territorio; sostengono la ricerca scientifica perché veri e propri laboratori all'aperto; rappresentano talvolta gli unici sistemi di gestione regionale dell'ambiente. In questo fine settimana di metà aprile dunque i volontari del WWF aspettano tutti noi in oltre 700 piazze italiane. In Toscana il WWF è presente in 36 piazze (all'Elba è stato allestito un banchetto a Portoferraio in Calata Italia) per coinvolgere tutti chiedendo sostegno per i molti progetti concreti che l'Associazione realizza nelle Oasi: dalla conservazione di specie ed habitat alla realizzazione di strutture di visita.
Ai tavoli, in cambio di una donazione minima di 10 euro, si riceve un kit della Giornata per le Oasi, con 6 confezioni di pasta Del Verde (prodotta nel Parco nazionale della Maiella) e tutti gli "strumenti" utili per visitare le Oasi del WWF: guida, cartina e un Catalogo dei Campi avventura per bambini e ragazzi.
Aggiungendo altri 10 euro alla propria donazione ci si può iscrivere al WWF con la quota speciale riservata all'evento, ricevendo notizie WWF tutto l'anno.
"In Toscana - ricorda il Presidente WWF regionale Guido Scoccianti - non si può più parlare solo di specie animali e vegetali in pericolo di estinzione, ma anche di interi ambienti e paesaggi naturali a rischio di scomparsa. E' per questo che diventa sempre più importante salvare quei lembi del nostro territorio che ancora mantengono le loro caratteristiche naturali originarie e di testimonianza storica del paesaggio toscano".
Esempi di ambienti a rischio sono dati dalle dune costiere toscane, con uno sviluppo di circa 190 km, di cui solo il 35% realmente rispettate. Da sempre baluardo contro l'erosione marina, le dune custodiscono aspetti peculiari di flora e fauna mediterranea.
Questo ambiente è sempre più minacciato dalle attività dell'uomo: case, strade, stabilimenti balneari, sbancamenti, porti turistici, inquinamento, acuendo in alcuni casi l'effetto erosivo del mare (circa 187.000 mq di arenile andati perduti negli ultimi 20 anni - dati tratti da Stato dell'Ambiente 1997 - Regione Toscana).
La duna resiste ormai in poche aree: il Parco Naturale della Maremma, la costa di Burano, la fascia costiera di Bolgheri e Castagneto Carducci, il Tombolo della Giannella; ed ancora a Tirrenia, Vecchiano e Forte dei Marmi. Il WWF è presente con la sua azione di tutela in molte di queste aree: Oasi di Burano, Oasi di Bolgheri, le aree protette di Tirrenia e Forte di Marmi.
Le Zone Umide toscane, poi, che un tempo interessavano estese aree della nostra Regione oggi sono estremamente ridotte e in molti luoghi del tutto scomparse. La gravità di questa situazione è evidente se pensiamo che le zone umide sono gli ambienti più ricchi di biodiversità e che sono habitat fondamentali non solo per la fauna locale ma anche per gli uccelli migratori.
Oggi le zone umide coprono in Toscana solo 15.000 ettari e molte di esse sono sottoposte ad ulteriori minacce: dall' espansione urbanistica all' inquinamento delle acque, dall'attività venatoria, alla presenza di altre attività umane di impatto e disturbo, etc.. Il WWF è da sempre impegnato nella tutela di questi ambienti: le Oasi della Laguna di Orbetello e del Lago di Burano in provincia di Grosseto, di Bolgheri e di Orti-Bottagone in provincia di Livorno, degli Stagni di Focognano in provincia di Firenze e il Bosco di Bottaccio in provincia di Lucca.
La Toscana è la regione italiana più verde (886.000 ettari boscati), ma dei nostri Boschi non ci interessa solo la quantità ma anche la qualità. Oltre il 75% del territorio occupato da foreste in Toscana è infatti gestito a ceduo con rare conversioni all'alto fusto.
Nel solo decennio 1988-1997 sono stati tagliati oltre 120.000 ettari di boschi toscani (dati ISTAT). La situazione quindi per i nostri boschi è di grave allarme e sempre più rari sono i boschi secolari. L'Oasi WWF di Bosco Rocconi nell'area amiatina è un esempio di come dovrebbero essere i nostri boschi, salvati dal WWF anche grazie ai fondi donati da tanti cittadini.
"E così - prosegue Guido Scoccianti - l'azione svolta dal WWF in Toscana fonde insieme la tutela degli habitat e delle specie a rischio (ad oggi sono 16 le Oasi WWF in Toscana) con la tutela degli aspetti del paesaggio caratteristici della nostra Regione".
L' evento del 21 aprile, coinciderà con Earth Day, la Giornata per la Terra e l'invito di visitare le Oasi come "richiamo della Natura che ci può salvare" è rivolto a tutti.
WWF Sezione Arcipelago Toscano
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