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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Porto Azzurro e il (forse) triste destino del Monserrato
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Cattedrali nel deserto, magari... anche brutte e ad alto impatto ambientale e paesaggistico. Eh già, sembra proprio che il Bel Paese non impari mai, che il nostro destino sia ormai quello di vedere i nostri soldi (cioè quelli pubblici) sprecati da chi ci amministra per costruire grandi infrastrutture inutili, invadenti e che, qualche anno dopo, per altro, si rivelano spesso anche dannose.
La stessa isola d'Elba, nel suo piccolo, potrebbe citare vari esempio di questo tipo. E non solo, sembra che ce ne siano altri nel suo futuro. A Porto Azzurro, ad esempio, dove l'amministrazione comunale (quella di centro destra ormai giunta alla fine del suo cammino) progetta di realizzare una grande vasca di espansione per mettere in sicurezza un... fosso.
Si, proprio così, un impianto che occuperebbe 38 mila metri quadrati di terreno per evitare che, in caso di forti piogge, si creino allagamenti causati dall'acqua che scorre in questo fosso, una cosi detta valle, in genere sempre asciutta, che non ha mai creato problemi e che, per star tranquilli, basterebbe tener pulita.
Invece si pensa di spendere 4 miliardi e mezzo di vecchie lire per costruire questo vistoso impianto in cemento nel bel mezzo di una delle più vallate suggestive dell'isola, quella di Monserrato, nota anche per il suo Monastero costruito dagli Spagnoli nel diciassettesimo secolo.
Da aggiungere che tutto questo dovrebbe avvenire entro i confini del Parco Nazionale, dal quale, naturalmente, ci attendiamo che, quando sarà il momento, non manche di fare il proprio lavoro.
Il caso ci è stato segnalato dall'Azienda agricola alla quale si pensa di espropriare il terreno (già, c'è anche questo per altro...). Si tratta dell'Azienda di Antonio Rebua al quale verrebbero tolti 38 mila dei suoi 45 mila metri quadri.
Di seguito proponiamo la sua lettera e in questa pagina il testo dell'esposto con cui Rebua cerca di opporsi a tutto questo.
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Spett.le Redazione
Sono un agricoltore diretto. Coltivo un appezzamento di terreno di circa 45000 mq. nella valle di Monserrato, a Porto Azzurro. Lo faccio con mio figlio dopo averlo fatto con mio padre e prima ancora con mio nonno.
La mia famiglia da generazioni fa questo con amore, quell'amore che rende la nostra terra fertile e la fa sembrare un giardino. Ma oggi la nostra Azienda (che è anche agrituristica), una delle pochissime rimaste a Porto Azzurro, rischia di scomparire a causa di un progetto messo a punto dalla locale amministrazione comunale.
Infatti mi vogliono espropriare e vincolare 38000 mq. della mia terra per realizzare una vasca di espansione al fine di mettere in sicurezza la valle di Monserrato.
Questa serve non tanto a proteggere le costruzioni esistenti, quanto a permettere l'edificabilità dei terreni a valle rispetto ai miei. In poche parole, sul mio terreno si realizza un'enorme vasca e su quelli confinanti si costruiscono migliaia di metri cubi di cemento.
Alla faccia dell'interesse pubblico e dei soldi nostri (la realizzazione dell'opera verrebbe a costare circa 4.500.000.000 delle vecchie lire)!
Antonio Rebua
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