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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Forte Inglese, il Savonarola e l'antenna
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"Ricordati che devi morire!" tuonava nelle piazze di Firenze Girolamo Savonarola prima che lo mandassero al rogo. "Andrete all'inferno, le sardine sono cibo da depravati", predica oggi il novello Savonarola dal pulpito di Elba2000. Ahinoi! Ci hanno sempre detto che il pesce azzurro è indigesto, ma non è il cibo dei debosciati.
Eravamo convinti che il convito (al mare, in pineta, in collina) comunque apparecchiato (spuntino, picnic, spiaggiata ecc.) al massimo poteva essere un peccato di gola, un momento di gioia e spensieratezza, ma non che ci si dovesse vergognare come ladri. Ritenevamo che brindare al Forte Inglese come altrove (Volterraio, Santa Caterina, Santa Lucia, Cerboli, isola dei Topi ecc., Busto Arsizio...) fosse lecito.
Nossignori. Al frate dà noia. I canti, mentre si trova nel chiostro del convento (da 22 anni, pensate) gli danno fastidio, ecco il discorso. La nostra gaudente "compagnia" (non acculturata quanto lui) è purtroppo composta da persone che hanno in comune il gusto per la buona tavola, la consuetudine al convivio, l'amore per il forte (la sua storia, la sua posizione strategica, la speranza di un suo recupero), per le arti, la politica, l'ambiente, l'isola insomma.
La maggior parte ci è nata, alcuni sono elbani di adozione. Amici, d'ora in poi tutti in castigo, additati al pubblico ludibrio dal novello Savonarola, fustigatore dei costumi. L'austero predicatore vola alto. Che punti all'assessorato alla cultura? Si presenta come custode del patrimonio monumentale e storico e si veste da giudice (una sua fissazione) per condannare le precedenti amministrazioni, a suo dire colpevoli del degrado (e di non avere preso provvedimenti nei suoi confronti).
Che lucidità anche in quei toni apocalittici! Pretende che il Comune gli rimborsi le spese sostenute al Forte, se la prende con noi reprobi e si professa difensore dei diritti (interessi?) elbani (suoi?). Ce n'è abbastanza per chiamare l'ambulanza. Cos'altro dice nella reprimenda il nostro priore? Che il Forte Inglese cade a pezzi, che nessuno ha mosso un dito, che gli unici a muoversi sono lui e il Fuochi vicesindaco (ma che c'entra Giulianino?). Come il cavolo a merenda.
Infatti i lavori di "pulizia" di cui ciancia sono stati sollecitati dagli "amici del Forte" al sindaco Ageno ed eseguiti dagli operai dell'Esa esattamente il 9 giugno 2001. Basta controllare. Scrive ancora il priore: là dentro "tutto è permesso, comprese le illegalità". Come, come? Abbiamo inteso bene? Si spieghi meglio, futuro assessore. Intende dire abusi edilizi? Ci rifiutiamo di crederlo, non può essere.
Però, riflettendo, se lo dice uno che ci è stato per "oltre 22 anni", allora, forse, probabilmente, chissà, può darsi, magari ne sappia davvero qualcosa. Tra le pinzillacchere (a proposito di Totò) e le "chicche" (ignoravamo che la carne di maiale e i pesci fossero "abbondanti libagioni", ma se lo dice Lei, assessore, anzi... pardon, priore, sarà così), c'è un passo destinato a far giurisprudenza.
Un brano che tocca le vette della... "scompisceria". Travolto dall'entusiasmo e in vena di confidenze, il profeta si sfoga: ha speso una bella sommetta per migliorare(?) i locali della fortezza, insomma è Mecenate. Lo vedi che se lo merita l'assessorato alla cultura? Ora però deve ritrovarsi nelle peste se reclama il risarcimento.
E' giusto o no? Per noi lo è. Ci metteremo le mani in tasca per rifondere il predicatore. Un specie di nuova imposta, la Savonarola-tax. Scherzi a parte, il Forte Inglese ha davvero bisogno di un'opera di bonifica, sia all'esterno che all'interno, di pulizia, di regolarizzazione degli spazi, e la disponibilità dei locali chiusi.
E' anche chiaro che resta fondamentale il restauro conservativo. Ma intanto perché non liberare la struttura anche da tutte le antenne tv (ce n'è pure una parabolica!) ripetitori, fili elettrici e via dicendo? Si tratterebbe di un intervento di relativa spesa, un po' come quello fatto (giustamente) per la Tenaglia della Fascine ai piedi del bastione del Cornacchino, nota come la Gattaia. Infine il progetto di restauro e quindi di valorizzazione. Qui, aldilà dei discorsi e delle "mosse", ci vuole solo buona volontà. Comune, se ci sei...
Firmato...
Marcello d'Arco; Sergio Ferrari; Silvano Campeggi, Beppe Lieto, Alex Rinesch; Haans Berhard; Carlo Calafuri; Alemanno Scatena; Alvaro Bianchi; Giovanni Ebeyer; Giovanni Fortuna; Joseph e Manette Cattanéo; Giorgio Fanti; Guido Fanti; Margherita Cerletti; Giulia Mariani; Nicola Novelletto; Gianlorenzo Anselmi; Martino Lanzi; Riccardo Varanini; Luisa Pogliana; Rita Di Giovacchino; Siegurd Bischof; Micheli Meros; Nicole Hagl; Dominique Hagl; Carlo Porta; Francesco Varanini; Simona Errico; Benito Elmini, Giorgio Bertani; Delia Lomazzi.
(seguono altre 50 firme).
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