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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Carenza idrica: uniti per vincere la sete
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Nel recente incontro elbano con il capogruppo al Senato dei Verdi, Stefano Boco, c'era stata una introduzione, non a caso, sulla carenza idrica all'Elba. Quell'acqua che, ciclicamente, non si può bere a Portoferraio, della quale il 30-40% si perde per strada prima di arrivare, quella risorsa primaria sulla cui gestione i Comuni elbani non riescono ancora a mettersi d’accordo con la Regione, perdendo così anche i finanziamenti ad hoc disponibili nella legge Galli.
L’ argomento acqua consente una riflessione sulla destra e la sinistra all' Elba: crediamo che su questa come su altre questioni di ‘sistema’ ci sia una sola strada possibile: unire tutte le forze, non rinunciando per questo alla reciproca critica politica che, nel rispetto delle persone, resta il sale della democrazia. Trovare quindi la forza per affrontare insieme i ritardi strutturali che sotto i nostri occhi, tra l'altro aggravati nel tempo e quindi divenuti, di fatto, unaresponsabilità di tutti.
Quando parliamo, come Verdi, di occupazione del potere da parte della destra, non pensiamo ovviamente al diritto-dovere di governare i Comuni sancito, dove è avenuto, dalla maggioranza degli elettori. Ci riferiamo invece a quegli organismi ‘secondari’ che hanno come ambito d’azione l’intero territorio elbano e, con esso, quei problemi affrontabili solo in quella dimensione: Parco Nazionale, Comunità Montana dell'Elba e Capraia , Gruppo di Azione Locale (G.a.l).
Sarà passato forse poco tempo dal passaggio della Comunità Montana da ‘Amministrazioe Istuzionale unitaria’ ad Ente con una maggioranza politica, ma ci pare lavorasse meglio prima (forse su questo una parte dei DS ha cambiato opinione...).
E' successo ad esempio che il Consorzio Gal (nel quale in passato le categorie economiche erano rappresentate da persone di ogni orientamento politico) abbia usato la logica dei numeri per buttar fuori le teste pensanti solo per il loro colore, pescando come direttore il segretario provinciale di Forza Italia, non certo 'Made in Elba', e costringendo altri Comuni e categorie a ipotizzare un altro consorzio pubblico-privato sui fondi Leader Plus.
Tutto questo sarà anche ‘democratico’ e legittimo, ma sicuramente non è la soluzione più utile al territorio. Ciò allontanerà, anziché avvicinare, la soluzione dei problemi strutturali del piccolo (questo è il paradosso) territorio ebano.
Per questi motivi è importante che la Comunità del Parco (Nazionale), in controtendenza rispetto a tutto ciò, abbia di recente nominato il proprio direttivo in maniera equilibrata: questo non è un ‘inciucio’ ma la garanzia che le diverse sensibilità politiche saranno, almeno sulla carta, rappresentate in un Ente con grandi possibilità di indirizzo e sviluppo.
In sostanza, anche se ci dovessero essere all’Elba 8 Comuni del medesimo colore politico, rappresenterebbero comunque, dal punto di vista culturale e sociale poco più della metà dei cittadini: nessuno può pensare di fare a meno del punto di vista dell’altra metà nel progettare il futuro di tutti, né pensare di rappresentarla comunque; l’auspicio è quindi che gli Enti sovracomunali non rinuncino (come avviene oggi) per principio alle competenze e alle sensibilità diverse (sta qui il punto). L’acqua ad esempio la beviamo tutti (quando c'è), a prescindere da come votato alle ultime elezioni.
Verdi dell'Isola d'Elba
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