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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Italia Nostra: quei monumenti non tutelati...
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Nella seconda giornata del Convegno del Centro Nazionale di Studi Napoleonici e di Storia dell'Elba ("L'Elba nella strategia mediterranea di Bonaparte Primo Console") dedicata all'assedio di Portoferraio (1801-1802), Italia Nostra ha presentato un ordine del giorno di protesta contro gli interventi del Comune sulle Fortezze ed ha lanciato un appello per il recupero e la tutela dei Monumenti storici.
L'o.d.g. di Italia Nostra, Sezione dell'isola d'Elba, è stato letto dal presidente del Centro, prof. Angelo Varni. "Credo che i convegnisti - ha sottolineato il presidente - debbano essere ben lieti di dare il loro contributo a tale iniziativa dando la loro adesione al documento della sezione elbana di Italia Nostra che si batte insieme alle altre associazioni ambientaliste per la tutela e la riqualificazione del grande patrimonio storico ed architettonico dell'Elba".
Ecco il testo approvato dal Convegno:
La storia di Portoferraio è essenzialmente storia militare a partire dalla fondazione di Cosmopoli nella metà del XVI sec. per volere di Cosimo I° granduca di Firenze. La struttura urbana è assolutamente informata alle esigenze di carattere militare.
Il Convegno "L'Elba nella strategia mediterranea di Bonaparte Primo Console", organizzato dal Centro Nazionale Studi Napoleonici e Storia dell'Elba, rivolge un appello pressante al Comune di Portoferraio, alla Soprintendenza e al Ministero dei Beni Culturali per un sollecito intervento di manutenzione, recupero e valorizzazione di tale incommensurabile patrimonio storico e architettonico.
All'interno del complesso fortificato sono sotto gli occhi di tutti due realtà discordanti. Da una parte, la Linguella e i bastioni del Fronte d'attacco, ultimamente recuperati attraverso un'azione pluriennale di restauro; dall'altra il Forte Falcone.
Fuori della cinta muraria cinquecentesca, si trovano il Forte Inglese ed il Forte Albaro (Montebello , collina di Albereto) in preoccupante abbandono nonostante gli appelli per il loro recupero e la loro piena valorizzazione.
Ma c'è di più. Nel cuore del Fronte d'attacco progettato dal Buontalenti, proprio sotto il Falcone, proliferano le antenne ben visibili anche da chi sbarca dai traghetti. Sono state istallate a due passi del cosiddetto Raggione (o Piaggione), un anfiteatro naturale pavimentato a pietra locale ed ora deturpato da strutture per la telefonia mobile che già negli anni scorsi avevano compromesso l'identità del luogo.
Fra l'altro, da anni ci si batte inutilmente perché siano eliminate piante invasive e addirittura pinete che alternano del tutto l'opera architettonica delle fortificazioni. Messe a dimora magari con le migliori intenzioni (cantieri di lavoro nell'immediato dopoguerra), non esiste alcun motivo valido perché si continui a mantenerle e farle crescere.
Le fortezze medicee devono recuperare la loro piena visibilità e leggibilità.
Italia Nostra - Sezione Isola d'Elba
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