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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Legambiente: contro gli incendiari non servono le taglie
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Legambiente critica l'iniziativa del Sindaco di Rio Marina che ha promesso un premio in denaro a chi aiuterà nella cattura degli incendiari che hanno causato il rogo dei giorni scorsi. Non servono le taglie, dice il Cigno, ma investimenti seri in attrezzature, prevenzione e bonifica
E' preoccupante che il Senatore e sottosegretario Bosi, di fronte al gravissimo incendio che ha distrutto quasi 80 ettari di bosco e macchia mediterranea ad Ortano, nel Comune di Rio Marina, all'isola d'Elba, non trovi niente di meglio che proporre 5.000 euro di taglia sulla testa dei delinquenti incendiari.
Rio Marina non è il Rio Bravo e il Sindaco Bosi, proprio per l'importante incarico di Governo che ricopre, dovrebbe ben ponderare quel che dice, soprattutto quando invita le altre istituzioni a fare altrettanto. E' incredibile che il Sottosegretario Bosi inviti il Parco Nazionale a seguire il suo esempio: l'invito viene da un Sindaco che ha chiesto di eliminare dal territorio del suo Comune il 90% della superficie dell'Area Protetta!
Il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano non ha messo taglie su nessuno, ma ha investito centinaia di milioni di vecchie lire per dotare di mezzi, attrezzature antincendio e vestiario le associazioni del volontariato, la Protezione Civile, il Corpo Forestale dello Stato e i Vigili del Fuoco. E' anche grazie a questo che abbiamo all'Elba una organizzazione antincendio attrezzata ed efficace, è anche grazie a questo che l'incendio di Ortano è stato fermato.
Il Parco Nazionale non ha messo taglie, ma ha trovato miliardi di finanziamenti per recuperare Calamita ed altre aree percorse dagli incendi dolosi. Sarebbe bene sapere quanto ha investito il Comune di Rio Marina nella prevenzione antincendio, nel finanziamento della Protezione Civile e del volontariato, forse quei 5.000 euro sarebbe bene destinarli al sostegno del volontariato e all'organizzazione della protezione Civile, invece che in improbabili e propagandistiche taglie.
Taglie che sono anche inefficaci, visto che non ci risulta che nessuno abbia mai ritirato quella messa da anni dal WWF sui piromani e che ha un valore di oltre dieci volte superiore a quella del Sindaco Bosi. Invece della propaganda, sarebbe bene pensare subito ad una incisiva campagna di informazione e prevenzione, sarebbe bene far comprendere a tutti le severissime pene, in anni di carcere e soldi, a cui vanno incontro gli incendiari.
Sarebbe bene, vista la gravità del reato di incendio doloso, controllare meno qualche irrequieto giovane no global e porre più attenzione alle malefatte di qualche "tranquillo" e attempato teppista del fuoco. Solo così si prenderanno questi nemici dell'Elba e del suo ambiente. C'è bisogno di far capire che questi sono delinquenti, criminali che danneggiano tutti, c'è bisogno di un clima diffuso e condiviso di riprovazione e rifiuto generale che isoli questi ecocidi dalla società civile e rompa il circolo di omertà che li protegge.
Per far questo non servono le taglie da Far West ma una operazione culturale e politica che isoli i delinquenti e ponga la difesa dell'ambiente al centro dell'impegno dei cittadini e delle istituzioni. Intanto il Comune di Rio Marina deve intervenire subito nell'area incendiata per porre tutti i vincoli previsti dalla legge (caccia, uso del territorio, ecc.) e darsi da fare per il suo immediato recupero ambientale.
Anche perché la zona devastata dall'incendio è fuori dai confini del Parco Nazionale e questa volta l'Ente Parco non potrà intervenire per recuperare quanto distrutto dai delinquenti che vogliono incenerire l'Elba. Serviranno moltissimi soldi per recuperare il danno gravissimo fatto dai delinquenti incendiari, forse si potrebbe cominciare da quei 5.000 euro di quella inutile taglia messa dal Sindaco Bosi.
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