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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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La Toscana allarga i confini della nautica da diporto
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"Il piano della Polo Nautica Spa è oggi una sfida alta, perché da Viareggio possa prendere avvio un processo di costruzione dal basso di una vera e propria politica di distretto. Un distretto nautico che integri un'area ancora più vasta: da quella viareggina e versiliese, alla zona Apuana, ai Navicelli. Fino a considerare forme di integrazione e collaborazione con la realtà di Livorno".
Lo ha sottolineato l'assessore regionale al bilancio, finanze e coordinamento e all'economia del mare, Marco Montemagni, intervenuto nei giorni scorsi, a Viareggio, alla presentazione del piano di ristrutturazione e riconversione industriale dell'ex Sec.
"L'Italia è il primo produttore di barche di lusso e Viareggio - ha spiegato l'assessore - è una parte importante di questo segmento della cantieristica. E' un settore che dal 1996 ha fatto registrare un vero e proprio boom, con un +400 per cento nella produzione, 4 mila miliardi ( di vecchie lire) di ricchezza prodotta solo in Toscana e 8.500 addetti nella regione".
"La cantierista da diporto e l'indotto ad essa collegata fanno di Viareggio un marchio internazionale. Le infrastrutture di servizio e sviluppo del porto sono aspetti di un unico, complesso disegno".
Montemagni ha sottolineato gli elementi positivi del piano presentato dalla Polo Nautica spa: la salvaguardia dell'occupazione (l'accordo sottoscritto a maggio presso il Tribunale di Lucca ha salvaro 142 posti di lavoro), la riqualificazione professionale delle maestranze, l'utilizzo pienamente produttivo delle aree Sec, la valorizzazione della filiera.
"Le linee del piano - ha aggiunto - ben si coniugano con le politiche della Regione Toscana a sostegno della sviluppo locale". L'assessore ha ricordato gli oltre sette milioni e mezzo di euro per la realizzazione dell'asse di penetrazione stanziati dalla giunta, i 460 mila euro nel 2001 per interventi di escavo al "Triangolino", i 775 mila euro nel 2002 per opere immediatamente cantierabilli, compatibili con gli strumenti urbanistici.
"Ma anche il nuovo piano regionale di sviluppo e l'intesa istituzionale di area vasta costiera che sarà firmata l'8 luglio a Pisa - ha concluso - vanno nella direzione di una piena valorizzazione delle risorse economiche, sociali e culturali dei territori costieri".
Un accenno infine alla delega sul demanio marittimo, su cui insistono le concessioni dei cantieri. "Quando come Regione abbiamo scelto di passare questa competenza ai Comuni - ha ricordato Montemagni - avevamo ben presente proprio anche la vicenda delle aree Sec".
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