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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Pregi e difetti di essere un'isola
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C'è molto di peculiare nell'essere una piccola isola. Ci se ne rende conto in varie occasioni, non ultime quelle 'drammatiche' quali il nubifragio che ha colpito l'Elba nelle settimane scorse. Adesso è aperto il dibattito su come gestire il futuro del territorio, e non si può prescindere dal fatto che questa piccola isola sia fragile e che il cemento versato fino ad ora sia fin troppo...
Per questo ha davvero avuto l'effetto di un sasso gettato nello stagno il nubifragio che ha colpito l'Elba all'inizio di settembre. Ha infatti scatenato polemiche roventi e ha portato con prepotenza l'attenzione di tutti sulla necessità di salvaguardare il territorio.
Le associazioni ambientaliste, e non solo loro, hanno lanciato l'allarme: si è costruito fin troppo, il territorio non è gestito come si dovrebbe, questo ha fatto sì che i danni causati dalla pioggia pur incessante siano stati quelli che conosciamo.
Dall'altra parte invece c'è stato l'insorgere di componenti della società che la pensano diversamente. Un caso per tutti quello dei geometri elbani che sono intervenuti, con un documento pubblicato da Il Tirreno di Livorno, nel quale in sostanza attaccavano quella sorta di "fondamentalismo ambientale" che danneggerebbe l'Elba.
Si riferivano appunto a questa onda ambientalista che sta salendo sull'isola, e che ben è stata interpretata, ad esempio, dal movimento Sos Elba, che ha raccolto oltre 3000 adesioni in un mese, o dal Comitato Campesi che si prefigge di salvare Campo nell'Elba dalla cementificazione ipotizzata da quello che dovrebbe essere il suo futuro Piano regolatore.
Anche gli altri comuni elbani, con poche eccezioni, non scherzano quanto a... voglia del mattone, primo fra tutti Portoferraio.
Ma... quanto può reggere l'Elba, una piccola isola per ora urbanizzata, diciamo, a misura d'uomo eppur già così fragile. Sì, fragile, e lo ha dimostrato proprio il nubifragio delle settimane scorse facendo danni maggiori proprio nelle zone (addirittura umide o a ridosso di esse) nelle quali si era costruito.
E bisogna aggiungere che le zone ad elevato rischio di esondazione sono molte sull'isola, praticamente tutte le sue pianure, dalle più piccole fino alle maggiori, e... tutte più o meno antropizzate.
Non pare proprio che l'Elba possa reggere l'assalto dei nuovi strumenti urbanistici comunali, così pieni della voglia di nuove imponenti costruzioni che pervade i nostri sindaci. Soprattutto poi ci sembra del tutto impossibile che possa reggere il turismo.
Chi sceglie di venire all'Elba lo fa perché sa di trovare un giusto equilibrio tra natura e intervento umano. Sa insomma che trova spiagge libere, scogliere suggestive, vaste pinete, prati, dolci colline, aspre montagne e macchia mediterranea in abbondanza. Continuerà a venirci se l'isola si proporrà come una sorta di Rimini insulare?
Ne dubitiamo, così come fa ormai la maggior parte della popolazione elbana. Sembrano non aver dubbi invece taluni amministratori comunali, anche se l'epoca del... tutto è permesso sembra destinata a tramontare presto.
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