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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Guardia Costiera: una sicurezza per chi vive il mare
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Il 20 luglio ricorreva il 138esimo Anniversario della fondazione del Corpo delle Capitanerie dì Porto, avvenuta con Decreto del 20 luglio 1865 con il quale fu istituito il Corpo ed affidate allo stesso attribuzioni militari e civili, e, specificatamente, le attribuzioni tecniche, amministrative ed economiche legate al fenomeno della navigazione.
Incluso nel settembre 1923 tra gli altri Corpi militari della Regia Marina, e costituito nel 1989 il Reparto di "Guardia Costiera", è stato in tal modo riconosciuto il servizio da sempre svolto (lungo le coste ed in mare) dal personale delle Capitanerie di Porto. Come avviene in tutte le altre nazioni, le unità navali ed aeree del Corpo, oltre a recare la scritta "Guardia Costiera", riportano la tradizionale banda diagonale di colore rosso sullo scafo o sulla carlinga e che in tutto il mondo contraddistingue i mezzi della Guardia Costiera dagli altri Corpi di Polizia e statali.
Questo "logo", in omaggio ai colori della nazione ed alla appartenenza alla Marina Militare, è stato disegnato come una fascia tricolore, con al centro la tradizionale ancora nera della Marina su campo bianco.
L'Ispettorato Generale delle Capitanerie è stato elevato, nel 1994, a Comando Generale e questo ha consentito di meglio far fronte alle funzioni istituzionali che il Corpo è chiamato a svolgere.
Le Capitanerie di Porto, Corpo della Marina Militare, con i loro 10.600 tra uomini e donne, i 450 mezzi aeronavali ed una presenza capillare lungo tutte le coste nazionali, svolgono compiti e funzioni prevalentemente collegate agli usi civili del mare e dipendono dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che ha "ereditato" dal Ministero della Marina Mercantile le funzioni dell'amministrazione marittima.
Le attuali, principali linee di attività del Corpo sono:
ricerca e soccorso in mare (SAR); sicurezza della navigazione relativa a tutto il naviglio mercantile nazionale, da pesca e da diporto e sul naviglio estero che scala porti nazionali; Protezione dell'ambiente marino, in rapporto di dipendenza funzionale con il Ministero dell'Ambiente (a questo proposito, una motovedetta dipendente dalla Capitaneria di Porto di Portoferraio è stata permanentemente distaccata presso l'isola di Pianosa per la corrente stagione estiva, per la sorveglianza, prevenzione ed il controllo della normativa regolante tale area protetta); Controllo sulla pesca marittima, in rapporto di dipendenza funzionale con il Ministero delle Politiche Agricole e forestali; Formazione e amministrazione della Gente di mare; Gestione del contenzioso per i reati marittimi depenalizzati e gli illeciti amministrativi in materia di navigazione, pesca e diporto; Polizia tecnico amministrativa relativa alla disciplina della navigazione (inchieste sui sinistri marittimi), controllo del traffico mercantile, manovra delle navi e sicurezza dei porti, controlli sul pubblico demanio marittimo e collaudi periodici dei depositi costieri e di altri impianti pericolosi. Ulteriori funzioni sono svolte per i Ministeri della Difesa (arruolamento) dei beni culturali e ambientali (vigilanza sul patrimonio archeologico subacqueo), degli Interni (anti immigrazione) e per il Dipartimento di Protezione Civile, in occasione di calamità naturali, tutte comunque aventi il comune denominatore del mare e della navigazione marittima.
L'ampiezza e la varietà delle attività svolte pongono la capitanerie come organo di riferimento per le attività marittime e ne fanno un vero e proprio "Sportello unico" nei rapporti con l'utenza del mare. Il Corpo si configura come una struttura altamente specialistica, sia sotto il profilo amministrativo che sotto quello tecnico operativo, per l'espletamento di funzioni pubbliche statali che si svolgano negli spazi marittimi di interesse nazionale.
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