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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Albergatori critici con i Comuni elbani
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"Non è più possibile andare avanti così, l’isola d’Elba è sempre più spesso, in negativo, oggetto delle cronache dei mass media nazionali che ne parlano come di un luogo dove gli affaristi del mattone la fanno da padroni. E i Piani strutturali predisposti dai comuni dell’isola, purtroppo, prevedono davvero una politica di espansione edilizia che sembra nascere dalla voglia di costruire a tutti i costi piuttosto che da un serio ed intelligente progetto di sviluppo".
E’ il presidente dell’Associazione albergatori Isola d’Elba a parlare in questi termini, una Associazione Albergatori che da tempo ormai ha chiaro quale debba essere la direzione di sviluppo da dare all’isola.
"Ci serve - spiega Antonini - uno sviluppo basato sulla qualificazione e recupero dell’esistente, non abbiamo bisogno di una nuova massiccia costruzione di seconde case destinate a rimanere vuote per undici mesi all’anno, nella migliore della ipotesi . Se è vero che all’Elba più della metà delle abitazioni sono seconde case, ebbene occorre una decisa inversione di rotta".
"Le nostre amministrazioni comunali debbono capire - continua - che quello che ci serve è una politica urbanistica tesa a dare infrastrutture e servizi all’isola. Quindi occorre gestire il territorio in modo da garantire la sicurezza in caso di forti piogge, bisogna superare i problemi di carenza idrica, migliorare la viabilità stradale, dare all’isola più parcheggi, curare e valorizzare le spiagge che, al contrario, purtroppo sono sporche, questo solo per citare alcune emergenze. Invece abbiamo l’impressione che si pensi soprattutto a realizzare nuovi edifici, per altro, in qualche caso, anche in aree a rischio idrogeologico, mettendo così a rischio questi stessi futuri edifici e le zone limitrofe. Nuove case insomma, destinate anche a non avere acqua a sufficienza, a non avere posti auto, a rendere addirittura peggiore la qualità della vacanza di chi sceglie l’Elba".
Albergatori molto chiari dunque sulla necessità, oramai improrogabile, di cambiare rotta nella gestione del territorio e estremamente critici contro la ‘politica delle seconde case’. Il punto di vista dell’Associazione in tema di sviluppo turistico dell’isola, del resto, è altrettanto chiaro: "Proprio in quanto isola di contenute dimensioni - spiega il presidente - l’Elba deve proporsi sui mercati turistici come un ‘verde giardino ben curato’ e non come una ‘città di consumo delle vacanze’. Non possiamo e non dobbiamo puntare per uno sviluppo turistico quale quello della Riviera Romagnola".
"Piuttosto - ha aggiunto Antonini - dobbiamo (cosa che non abbiamo realmente mai fatto) sviluppare una nostra precisa identità, una personalità che parli di un’isola nella quale non mancano servizi e comfort (cosa che purtroppo ancora non possiamo dire) ma che al tempo stesso offre al turista qualcosa che non trova in città, ovvero grandi spazi verdi, sentieri e boschi ben tenuti e attrezzati per le escursioni, mare pulito e regolamentato, spiagge all’altezza delle aspettative. Costruire nuove case dunque non serve, è ora che i nostri amministratori pensino ad una sana, corretta e collegiale gestione del territorio, che è poi ciò di cui l’Elba ha veramente bisogno!"
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