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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Un'altra voce da ascoltare
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La scorsa settimana pubblicavamo l'intervento di un nostro lettore che, da turista abituale, diceva la sua sull'Elba di questi anni. Ebbene, un altro nostro lettore ci scrive anche questa settimana e... rincara perfino la dose. Sono voci da ascoltare queste, dato che mettono in evidenza i nostri sbagli dandoci così la possibilità di fare le necessarie correzioni
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Cara Elba Oggi,
diciamo la verità, tra scandali, incendi e polemiche, decisamente non è stata una bella estate per l'Elba. E se permettete lo sfogo di un turista affezionato, che viene nell'isola da quando è nato, vorrei aggiungere una considerazione: credo sia stata una vacanza deludente anche per molti villeggianti. Niente di personale e mai generalizzare.
Racconto solo un'impressione, che ho riscontrato in tanti altri amici, che hanno avuto, con tristezza, le stesse sensazioni. E l'impressione, molto semplice e banale, è questa: l'isola dolce e ruspante, verde e scanzonata, che ha fatto innamorare tanti turisti non la vediamo quasi più.
Nessuno cerca oasi e paradisi in questo mondo, ma per noi vecchi innamorati dell'Elba è come se l'isola e gli elbani, o meglio alcuni elbani, sulla spinta di tanti interessi, magari anche in buona fede, avessero iniziato a respingerci, lentamente ma inesorabilmente. E' come sentirsi sul treno sbagliato. Non sai dove ti porta, ma hai l'idea che non sarà un bel posto.
E' una sensazione fatta di tanti piccoli fatti, che riguardano la qualità della vacanza, la pulizia, la bontà dei servizi, i prezzi, la disponibilità, il modo di fare, e che quindi strettamente non c'entrano niente con gli scandali o gli incendi, ma alla fine, messe le cose tutte assieme, quel che rimane è una sensazione diversa dal passato. Poiché voi siete una voce intelligente dell'isola e avete ospitato molte opinioni, anche autorevoli, sul futuro dell'isola, sono sicuro che apprezzerete la sincerità di noi vecchi amanti dell'Elba.
Intanto qualche fatto spicciolo, magari arcinoto, ma che al turista non piace per nulla. Primo, cosa detta e stradetta ma sempre sgradevole, il costo dei traghetti. Caso assai bizzarro nel mondo occidentale, la concorrenza tra Toremar e Moby Lines è solo riuscita ad alzare i prezzi, credo i più alti d'Europa per una tratta così breve. Gli elbani non hanno nulla da dire se un traghetto di domenica (macchina piccola più due passeggeri) può costare via Internet 80 euro solo andata?
Esempio numero due: i ristoranti. Guardate, io all'Elba ne conosco tanti, e un certo numero sono buoni e danno un servizio pari a quel che si paga. Ma per la maggior parte non è così. Mi è capitato di andare in un posto molto carino e ameno, con bella vista e pagare sessanta euro a persona per una cena da rosticceria. Avrei dovuto fare una piazzata, ma sarebbe servito? E poi sono andato in tanti altri: servizio non all'altezza del prezzo, poca professionalità, l'aria di dire: se ti va bene è così, se no vai da un'altra parte. Per carità, è agosto, c'è l'affollamento. Ma anche sulla costiera romagnola c'è tanta gente e lì il servizio è molto più vicino al prezzo che si paga.
Altro esempio: poniamo il caso che voi abbiate una barchetta all'ormeggio in un cantiere. Confrontate le tariffe, scoprirete che a Portoferraio sono le più care d'Italia con l'esclusione, se non vado errato di Portofino, Rapallo e Porto Rotondo. Provate anche a far benzina con la barca a Portoferraio in un giorno di scirocco. Girerete un film dell'orrore.
Possibile che ci sia un solo distributore per tutte quelle barche? E un posto più sicuro non si può trovare?. Va bene, una sciocchezza, aspetto che cambi vento per far benzina, però dopo un po' (dopo una quarantina d'anni) uno si scoccia.
Un altro dettaglio. Il mare. Leggo che i sindaci si offendono molto quando qualche giornalista non elbano si presenta sull'isola e trova il mare sporco. Beh, all'Elba ci vengo in tutte le stagioni, non prendetemi in giro, il mare non è un esempio di pulizia. Dipende dalle correnti e dai venti, ma se un giorno siete sulla costa sbagliata...E a proposito di spiagge. Alcune sono pulite, ma altre no. Ci vuol molto a dar lavoro ai giovani o agli extracomunitari per tenerle pulite?
L'ambiente: la vera nota dolente. Diciamo la verità su questo punto. E' una terra complessivamente curata poco, sporca, aggredita da tanto cemento, (e tutto dice che la situazione peggiorerà), investita da tante piccole e grandi discariche, da depositi di roulottes che non sono una meraviglia per gli occhi. Non dà l'idea di un parco naturale. Tra tutti i punti dolenti lo considero il più triste, perché si capisce che l'isola è ancora bella e ha ancora tanta natura da offrire, solo che andrebbe preservata come un gioiello di famiglia e non bistrattata.
Vi racconto un episodio triste: dopo l'ultimo dei due spaventosi incendi di questa estate ho sentito con le mie orecchie dire da qualcuno del posto che ad appiccare gli incendi erano stati gli ambientalisti, perché così sarebbero venuti meno turisti. Per chiarirci le idee, io sono di sinistra ma non un Verde, pensavo che chi diffondeva questa voce fosse un povero scemo (il mondo ne è pieno a tutte le latitudini), invece una mia cugina ha sentito lo stesso discorso da altra gente. Ora tutti sanno chi sono i nemici dell'ambiente all'Elba e chi dà fuoco al parco. Sicuramente non sono gli ambientalisti. Spero per tutti che i veri responsabili finiscano presto in galera.
Eccola, dunque, la cosa più triste, per tutti noi che conosciamo l'isola e gli elbani. L'impressione è che su questa terra stia acquistando consensi da anni una filosofia sbagliata, peraltro comune a tanti posti turistici. Una filosofia che fa un calcolo tanto semplice quanto rozzo: più offerta turistica, più turisti. Più case, più soldi. Prezzi alti (anche in cambio di niente), più soldi per gli elbani. E se va bene è così, se no cambiate pure isola tanto qualche fesso che viene lo troviamo.
Sono convinto che la maggioranza degli elbani non la pensa così, ma è triste vedere il sindaco del centro più grande dell'isola professare così apertamente e così grezzamente una filosofia del genere (e qualcuno l'avrà pure eletto, o no?). Insomma, mi rafforzo nell'idea che coltivo da qualche anno: gli elbani si sono messi nelle mani sbagliate.
Questa classe dirigente non guarda al di là del proprio naso, approfitta della frammentazione del territorio e degli interessi, pensa di garantire il futuro degli isolani permettendo molto cemento e riducendo il Parco, se la prende con la stampa se scopre che l'isola non gode più di buona fama. Temo che questa classe dirigente assicuri il futuro solo di alcuni elbani (a cominciare da loro stessi) e di pochi altri predoni che vengono da fuori.
Spero di sbagliare o di esser troppo pessimista, perché voglio molto bene alla mia isola. Vi prego solo di non rispondere a queste osservazioni con lo slogan tristo che ho già sentito tante volte: vogliono levare l'Elba agli elbani, vengono qui a dar lezioni. Permettetemi una provocazione. E' come se le sorti del Colosseo a Roma fossero decise dalla circoscrizione di competenza (che peraltro ha 6 volte gli abitanti dell'Elba).
Sarebbe una sciocchezza, e infatti non è così. La stessa cosa vale per l'isola: non possono essere otto sindaci elbani interessati alla rielezione a decidere se l'Elba rimarrà un pezzo di Toscana nel mare o diventerà una Honk Kong del Tirreno. Per salvare l'isola, questa è la semplice verità, c'è un solo mezzo: togliere l'Elba dalle mani di questi elbani, e fare un punto vero, tutti insieme, sullo stato e il futuro del territorio. Ricordiamoci tutti che quando l'ambiente sarà deteriorato, il turismo crollerà e di soldi ne gireranno di meno. Grazie per l'attenzione
Valerio Parboni
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