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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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La finanziaria "lacrime e sangue"
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Come ogni anno l'autunno è il periodo in cui in Italia si parla della legge finanziaria. Talvolta lo si fa in modo non... "cruento", altre volte purtroppo lo si deve fare evocando uno "scenario di dolore", come dobbiamo fare adesso. La preoccupazione è soprattutto per i tagli impietosi che ci saranno sui trasferimenti di denaro agli enti locali...
----- Governare i comuni, il prossimo anno, non sarà impresa facile. Non lo è mai stato, ma con la finanziaria che il governo si appresta a varare, le difficoltà aumenteranno. "Non si tratta più di decidere quali servizi eliminare, ma quali mantenere in vita", ha dichiarato il presidente dell'Anci all'Assemblea di Firenze, aggiungendo che per i piccoli comuni in particolare il taglio potrà essere anche oltre il 20%.
La riduzione dei trasferimenti, come emerge da un sondaggio Swg, avrà effetti un po' su tutti i campi di attività dei comuni, ma verranno soprattutto penalizzati i servizi sociali per gli anziani e per l'infanzia, le attività culturali e sportive, le opere pubbliche.
Il quadro assume aspetti drammatici, inoltre, se si pensa che a soffrirne maggiormente saranno le famiglie a basso reddito meno coperte dall'ombrello dei servizi pubblici.
Per quanto riguarda l'Elba, una ridotta capacità di investimenti condizionerà ulteriormente le possibilità di sviluppo di un territorio che fonda la propria economia sulla difesa dell'ambiente, il potenziamento dei servizi e l'ammodernamento delle strutture ricettive.
Fino a ieri il governo ci diceva che tutto andava a gonfie vele. Oggi si scopre che le risorse sono insufficienti e che occorre fare sacrifici. Ma se questa è la situazione in cui "il governo dei miracoli" ha ridotto il Paese, altre vie potrebbero essere intraprese per risparmiare e per non far pagare sempre ai più deboli e indifesi.
Si cominci a tagliare sulle auto blu, sulle spese di rappresentanza e sui costi di gestione dei ministeri e della pubblica amministrazione centrale; si riducano le spese per la difesa (cosa ci fanno ancora i nostri soldati in Iraq?) e si ridimensioni il faraonico progetto delle grandi opere.
Nel contempo si dia ai comuni maggiore autonomia e responsabilità operativa, una più ampia libertà impositiva e la gestione diretta della spesa sociale.
Cosa ne pensano di tutto ciò i sindaci elbani di centrodestra? Non hanno nulla da dire ai loro cittadini? E non ritengono che sia per lo meno scandaloso che mentre si tolgono risorse vitali alle istituzioni più vicine ai cittadini, il Presidente del Consiglio si appresta a spendere oltre 7 milioni di euro per inviare 18 milioni di lettere di propaganda personale, a carico del ministero del Tesoro e quindi di tutti i contribuenti? Danilo Alessi
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