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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Le strade del vino e le vie del mare
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Cronaca dettagliata e commentata della quinta edizione di 'Le strade del vino e le vie del mare'. la manifestazione, organizzata all'isola d'Elba nelle settimane scorse dalla Provincia di Livorno, ha fatto registrare un grande successo
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Ha compiuto cinque anni. Stiamo parlando della manifestazione "Le Strade del Vino e le Vie del Mare", un appuntamento divenuto oramai tradizione per l'Isola d'Elba, promosso dalla Provincia di Livorno ed organizzato con il prezioso apporto di Provincia di Livorno Sviluppo Srl, per diffondere la conoscenza delle colture tipiche del territorio livornese, all'insegna di vini rari, gastronomie riscoperte, mare blu e verdi vigneti.
La manifestazione si è svolta lo scorso week end di ottobre (venerdì 24-domenica 26 ottobre) ed ha avuto come tema principale la valorizzazione, la promozione e il rilancio della viticoltura delle isole minori.
L'iniziativa ha riunito attraverso un ricco e articolato programma di dibattiti, tavole rotonde e occasioni di degustazione, rappresentanti delle istituzioni, professionisti del settore,produttori, giornalisti, avviando in tal modo un vero e proprio percorso di concertazione sulle politiche per lo sviluppo di questo settore.
Di particolare spicco è stata la giornata della "Tornata dell'Accademia italiana della vite e del vino" curata dal Professor Filiberto Loreti Il clou della manifestazione si è svolto durante la tavola rotonda in occasione della quale è stato illustrato il progetto tuttora in corso per la salvaguardia della viticoltura delle isole minori italiane.
Dopo i saluti di rito la parola è stata data all'assessore allo sviluppo rurale della Provincia di Grosseto, Alessandro Pacciani (anche in veste di direttore della commissione tecnica del Comitato di salvaguardia dei patrimoni vitivinicoli eccezionale delle piccole isole) che ha presentato lo schema del protocollo d'intesa per la salvaguardia soffermandosi sui tre temi fondamentali che prevedono la verifica delle possibilità di deroga per gli impianti di nuovi vigneti: l'individuazione delle risorse ad hoc per le varie aree; la necessità di un fondo specifico e quella di un continuo scambio delle varie esperienze.
La conduttrice della tavola rotonda, la giornalista Francesca Bizzarri, ha quindi dato la parola a Stefano Barzagli, dirigente dell'area agricoltura della Regione Toscana, che ha ricordato come l'attività del viticoltore nelle isole sia carica di significati che vanno ben al di là dell'attività produttiva ma che investono anche caratteri sociali, culturali e paesaggistici.
"Bisogna ricordare - ha detto - che in un'inchiesta del 1980 emergeva che in Toscana la viticoltura impegnava 390mila ettari. Adesso siamo a quota 60mila". Per Barzagli è necessario porre un'attenzione maggiore da parte della comunità europea a questa tematiche, una riflessione che ricordiamo ben presente anche negli interventi dello scorso anno. La viticoltura fra tradizione e innovazione è stato il tema della relazione di Varo Bucciantini dell'Arsia che ha ricordato il lavoro dell'agenzia su questi temi specifici.
"Pensare ad un processo di sviluppo vitivinicolo è fortemente positivo: infatti la coltivazione agricola è un aspetto di arricchimento del territorio e le isole hanno bisogno di mantenere un aspetto godibile e visibile". A parlare è il presidente della Camera di Commercio di Livorno, Roberto Nardi che ha ricordato anche come la Camera abbia lavorato in favore dei produttori coadiuvandoli nei costi dei prelievi.
"L'Ocm deve essere propositivo e non solo restrittivo". Un passaggio chiaro quello del presidente dell'Accademia della vite e del vino, Antonio Calò, che ha rivendicato il documento che l'Aivv ha presentato in questo senso mentre perplessità "sull'impianto di vitigni internazionali considerando che il nostro vino è apprezzato in tutto il mondo e quindi bisogna legare il territorio ai vitigni autoctoni" sono state espresse da Aureliano Amati vicepresidente dell'Aivv. Piermario Meletti Cavallari ha parlato dell'attività dell'Associazione Grandi Cru della Costa Toscana (che il nostro giornale segue con grande interesse) ricordando anche l'esperienza di Gorgona a cui ha collaborato.
"Produrre poco ma di qualità", ha concluso Cavallari riferendosi all'Elba che lo vede impegnato nella produzione di Aleatico. "E' un buon momento per l'immagine del vino ma non per il mercato - ha affermato Carlo Cambi, giornalista, direttore sviluppo editoriale de I Viaggi di Repubblica - . La spesa media degli italiani è tra i due e i quattro euro mentre la vendita dei prodotti che costano oltre 10 euro rappresenta un 10 per cento del mercato. I vini delle isole, quindi, devono essere di alta qualità altrimenti non possono sopravvivere con i prezzi richiesti dal mercato".
Andrea D'Ambra, rappresentante dei produttori delle Isole minori italiane, ha ricordato l'importanza della salvaguardia delle isole evidenziando come ci sia la necessità di un sostegno pubblico alla viticoltura eroica. Il giornalista Andrea Gabbrielli ha presentato il suo libro dedicato alle viticoltura delle isole minori italiane cercando di mettere in evidenza i problemi che le stesse hanno. "Se la viticoltura nelle isole non deve essere solo un fatto di produzione ma anche di civiltà e quindi bisogna risolvere i problemi, che il viticoltore si trova di fronte tutti i giorni, in maniera serena".
Dopo alcuni interventi dei numerosi presenti, tra cui si contavano produttori provenienti dalle isole della Sicilia e della Campania, ha tirato le conclusioni l'assessore alle politiche agricole della Provincia di Livorno, Franco Franchini: "il lavoro si potrà dire concluso quando più viti copriranno le nostre isole. Abbiamo in questo senso proposto un accordo con l'Agenzia del Territorio e con la Regione Toscana per poter usufruire delle aree demaniali per accrescere la viticoltura all'Elba".
"Il progetto - ha continuato l'assessore Franchini - presenta un passo in avanti in concreto verso un percorso di semplificazione delle procedure che guardi a sostenere il cambiamento accompagnato dalla richiesta di nuovi diritti di rimpianto. Questa iniziativa costituisce il segnale dell'avvicinamento delle isole ai territori continentali". L'assessore ha concluso auspicando un'azione concreta e comune presso l'Unione europea.
La manifestazione è proseguita nel pomeriggio all'azienda agricola La Chiusa con la consegna di un riconoscimento alla signora Giuliana Foresi che ha lasciato la proprietà della splendida azienda che si affaccia sul golfo di Portoferraio alla famiglia Corradi che si è impegnata a aumentare la superficie vitata della medesima e a continuare nella tradizione del Foresi style. Ben organizzata anche la degustazione dei vini tipici delle isole minori accompagnata da sommelier dell'Ais. L'organizzazione, nella persona di Silvia Caturegli di Provincia di Livorno Sviluppo, ha quindi accompagnato gli intervenuti il giorno seguente nella visita delle aziende isolane Cecilia, Acquacalda e Sapere.
Serena Veroni - Ufficio Stampa Provincia di Livorno
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