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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Parco: cosa si prevede per l'emergenza cinghiali
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Quello riguardante la necessità di ridurre il numero dei cinghiali all'Elba è uno degli aspetti più controversi dell'attività del Parco. Per il 2004 l'ente prevede di intensificare le catture degli ungulati attraverso l'installazione di trappole e di sollecitare l'intervento di Guardie venatorie provinciali
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Per il nuovo anno, l'Ente Parco guarda al raggiungimento di alcuni obiettivi specifici, i quali, come emerge dalla relazione al Bilancio di previsione 2004 elaborata dal Commissario Ruggero Barbetti, potranno prevedere investimenti da realizzarsi in più anni. E' questo, tra gli altri, il caso degli interventi di gestione per la popolazione dei cinghiali sul territorio elbano.
Innanzitutto, la relazione al bilancio di previsione mette in evidenza come, rispetto agli anni immediatamente precedenti, la collaborazione delle associazioni venatorie ha dato risultati importanti riguardo alla quantità degli abbattimenti effettuati.
"Per il 2004 - continua la relazione di Barbetti - oltre ad una più tempestiva attività di prelievi mediante trappole da istallare già entro il mese di marzo, sarà ulteriormente sollecitato l'intervento delle Guardie Venatorie dell'Amministrazione Provinciale di Livorno".
Inoltre, è previsto un apposito studio scientifico, non solo per una verifica dell'efficacia delle misure introdotte, ma anche per poter disporre di ulteriori eventuali modalità o aggiustamenti operativi idonei alla risoluzione della problematica. A tal fine, il Commissario Barbetti ha inviato la richiesta all'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica di presentare all'Ente Parco una proposta per il monitoraggio della popolazione dei cinghiali all'Isola d'Elba.
"In particolare - ha detto Barbetti - si ritiene essenziale la verifica dell'effettiva consistenza della popolazione, anche mediante analisi dei dati e dei risultati ottenuti, e la redazione di piani di prelievo a lungo termine, volti a mantenerne la consistenza su livelli ottimali".
"A tal riguardo - continua il Commissario del Parco - sarebbe significativo poter individuare la capacità "portante" dell'Isola d'Elba, intesa non tanto in termini di capacità biotica, che sappiamo in ambienti mediterranei, può avere anche elevati valori, ma soprattutto in termini di valutazione di impatto sui sistemi antropici e faunistici. Chiaramente, vista la particolare situazione amministrativa dell'Isola d'Elba, con solo circa metà del territorio compreso nell'area protetta, è difficile pensare a soluzioni praticabili di gestione del cinghiale disgiunte dagli obiettivi che vigono sul rimanente territorio, afferente alla competente Amministrazione Provinciale. Resta quindi inteso che il piano richiesto non potrà non tener conto delle condizioni globali presenti su tutto il territorio".
La proposta di questo studio scientifico è stata inoltre inviata per conoscenza al Ministero dell'Ambiente che è stato invitato ad esprimere un parere, anche al fine del finanziamento del progetto. Infine, tenuto conto che la gestione della popolazione degli ungulati riguarda altre aree protette in tutta Italia, si pensa ad organizzare un apposito convegno di studio sul tema.
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