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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Nuova legge regionale sulla pesca
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Soddisfazione in Regione Toscana per il varo della nuova normativa regionale sulla pesca. Tito Barbini, assessore competente per questo settore, ne ha parlato come della prima legge regionale organica. Anche l'opposizione di centro destra è soddisfatta, quanto meno per l'azione di stimolo che essa ha svolto
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"Una legge importante, che disciplina per intero l'esercizio delle attività di pesca ed acquacoltura, introducendo significative novità a favore di un settore che ha bisogno di una radicale trasformazione per sottrarsi al declino registrato negli ultimi anni". In questo modo l'assessore all'agricoltura Tito Barbini, competente anche per la pesca, ha commentato l'approvazione, avvenuta nelle settimane scorse da parte del Consiglio regionale toscano, della normativa sulla pesca e l'acquacoltura.
"La prima legge organica - ha spiegato Barbini - che la Regione Toscana si è data per disciplinare e rilanciare un settore che ha bisogno di una dose massiccia di innovazione. Sono convinto che questo testo sia in grado di assicurare nuovo slancio a queste attività, nel pieno rispetto dei principi di sostenibilità e di responsabilità nei confronti dell'ambiente e dei consumatori".
L'assessore ha voluto anche sottolineare la piena competenza regionale in materia. "L'approvazione di questa legge - ha ricordato - offre anche un altro motivo di soddisfazione, ovvero quello di rivendicare legittimamente alla nostra regione il merito di procedere all'attuazione di un segmento importante del nuovo titolo V della Costituzione, anzi di essere la prima regione a riorganizzare le proprie competenze sulla pesca in linea con il nuovo assetto costituzionale. Tutto questo benché in materia continui l'interferenza statale, con normative che da parte nostra sono state già oggetto di impugnazione".
La legge punta in particolare sul sostegno prioritario alle produzioni sicure e di qualità e alla multifunzionalità delle imprese. Individua e definisce le competenze del governo regionale, delle amministrazioni provinciali, delle agenzie regionali. Fissa gli interventi che potranno essere oggetto della programmazione, dalle attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo tecnologico alle iniziative di diversificazione delle produzione e di qualificazione dei consumi, dal miglioramento della qualità dei prodotti ai progetti di ristrutturazione, ammodernamento e rinnovo della flotta e delle infrastrutture di servizio, dalla incentivazione dell'ittiturismo e del pesca-turismo alla formazione professionale.
Anche l'opposizione di centro destra ha avuto, tutto sommato, parole di soddisfazione per la nuova legge regionale sulla pesca. Leopoldo Provenzali infatti, vice presidente del Consiglio regionale e esponente di Forza Italia, ha sottolineato il ruolo di stimolo svolto in Regione dalla Casa delle Libertà affinché venisse varato provvedimento su questo tema atteso da molto tempo.
"La pesca - ha detto Provenzali - rappresenta un comparto strategico nell'economia della Toscana costiera e in particolare della provincia di Livorno: la proposta di legge approvata oggi in Consiglio costituisce una prima risposta al difficile momento che sta attraversando il settore. Siamo soddisfatti per il decisivo ruolo di stimolo che abbiamo esercitato da tre anni a questa parte, cioè dal momento in cui presentammo una nostra proposta di legge che ha sollecitato, di fatto, la Regione a normare pur nei limiti delle proprie competenze".
"E proprio questi problemi di coordinamento, - ha concluso - relativi alla definizione delle competenze tra Stato e regioni, non ci hanno consentito di votare la proposta della maggioranza. Avremmo preferito che avesse trovato spazio l'impostazione contenuta nella nostra proposta, nella quale ben si evidenziava la necessità di sostenere il processo di adeguamento e di sviluppo delle attività professionali della pesca con idonei interventi finanziari per le imprese e la concessione di aiuti in grado di favorire l'occupazione, specie quella giovanile". |
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