Isole italiane a confronto
La coesione economica e sociale deve essere il mezzo per ridurre gli squilibri tra i livelli di sviluppo e deve mirare ed eliminare le ineguaglianze sia nel campo economico, che in quello culturale e sociale. A dirlo è Catalina Schezzini, sindaco di Rio nell'Elba e presidente dell'Ancim, l'Associazione dei Comuni delle isole minori italiane, parlando di un incontro che la stessa Ancim ha avuto con il presidente della Commissione Ambiente del Senatodi Catalina Schezzini *
Un incontro costruttivo quello avvenuto nei giorni scorsi tra una rappresentanza dell'Ancim (Associazione nazionale isole minori) ed il Presidente della Commissione ambiente del Senato Emiddio Novi. Il senatore Novi è stato particolarmente attento ai temi esposti dai Sindaci ed ha manifestato disponibilità a recepire le istanze tese a valorizzare il ruolo dei Comuni delle Isole minori nel disegno di legge in itinere presso la Commissione ambiente del Senato.
Ma quali sono i punti fondamentali di un provvedimento specifico per realtà da sempre sottoutilizzate e che vanno valorizzate e sostenute? La coesione economica e sociale deve, innanzitutto, essere il mezzo per ridurre gli squilibri tra i livelli di sviluppo della medesima realtà o tra realtà diverse e deve mirare ed eliminare le ineguaglianze sia nel campo economico, che in quello culturale e sociale.
Anche tra i Comuni delle Isole minori si registrano velocità diverse in termini di sviluppo e di assetto amministrativo, tuttavia, il lavorare insieme ha portato ad una crescita più uniforme, ad una integrazione nello sviluppo ed al trasferimento di buone pratiche.
Gli obiettivi che i Sindaci dei 36 Comuni delle Isole minori si sono dati non possono prescindere da una postazione finanziaria che abbia le caratteristiche della pluriennalità ed anche dell'adeguatezza per garantire un processo di crescita economica e sociale già avviato da alcuni anni con uno specifico finanziamento, assegnato dal Cipe, a valere sui fondi delle aree sottoutilizzate.
Questo è uno dei concetti espressi dal Sindaco di Ischia Giuseppe Brandi che ha coordinato il lavoro di approfondimento sul testo unificato delle Isole minori. Valorizzazione e sviluppo delle Isole minori italiane non possono realizzarsi senza un'integrazione con le Isole dell'Unione europea perché il locale non può prescindere da un agire globale.
Le Isole italiane hanno e stanno sperimentando un nuovo modo di fare programmazione e sviluppo non per assi di spesa, ma all'interno di un programma organico che ha individuato i bisogni delle varie realtà e gli interventi più appropriati per dagli risposta. Le sette Regioni coinvolte in questa sperimentazione (Lazio, Liguria, Campania, Sicilia, Sardegna, Puglia e Toscana) sostengono questo processo anche con finanziamenti mirati.
Il tema di questo confronto tra l'Ancim ed i Parlamentari italiani sarà oggetto di una iniziativa che si svolgerà il 2 e 3 maggio nell'Arcipelago Pontino e sarà curato dall'Assessore Franco Schiano.
* Presidente Ancim e sindaco di Rio nell'Elba