Festa del Cavatore a Capoliveri
Anche quest'anno si commemora a capoliveri, il Cavatore, figura lontana, ma non dimenticata in un paese che, non molti anni fa, ancora aveva il tempo scandito dai ritmi di lavoro delle miniere. Ad organizzarla, come sempre, è l'Associazione Culturale Giuseppe VerdiCapoliveri festeggia, il 23 maggio prossimo, la sua undicesima Festa del Cavatore, omaggio ad una figura di lavoratore antica, ma non troppo, che l'Associazione Culturale Banda Musicale "Giuseppe Verdi" organizza dal 1996 "per consentire agli anziani di ricordare ed ai giovani di non dimenticare".
Con un programma suggestivo, che inizia di prima mattina, si inizia col rievocare la fatica e il dolore che quasi sempre accompagnavano il lavoro dei cavatori elbani che scavavano, dentro alle gallerie o a cielo aperto, trasportavano e traghettavano il ferro dalle miniere di Calamita fino al continente.
Alle 7 un gruppo di uomini, vestiti come una volta, con un tizzo in mano e il convio dentro il paniere, percorrerà le vie del centro storico di Capoliveri, intonando la "Romanza del Cavatore", evocando il tempo in cui gli uomini si recavano in miniera, i più fortunati con l'asino, la maggioranza a piedi, percorrendo gli otto chilometri che separano il paese dalle miniere di Calamita, lungo un sentiero impervio e circondato di burroni.
Alle 7,30 ha luogo il "convio del cavatore", ovvero la rievocazione della magra colazione dei lavoratori minerari, di certo preparata dalle donne capoliveresi la cui vita non doveva essere meno dura di quella dei loro uomini che talvolta non facevano ritorno.
Alle 11, in Piazza Matteotti, si svolgerà la Santa Messa solenne in suffragio dei caduti sul lavoro e quindi, alle 12,30 ci sarà l'esibizione Musicale della Banda "Giuseppe Verdi". Infine, alle 15,30 si potrà visitare la prima galleria della miniera del Ginevro, nel Compendio Minerario di Capoliveri, dove verranno depositati fiori in memoria delle fatiche dei minatori, "...figli del sole all'ombra incatenati...".