Arresti eccellenti: i commenti
Elba sotto shock per i clamorosi arresti dei giorni scorsi. Mentre i sostenitori del sindaco arrestato, Giovanni Ageno, preparano una manifestazione a suo favore, i commenti che si fanno sono i più disparati: c'è chi auspica un cambiamento radicale che estirpi la malapianta e, dall'altra parte, non mancano gli atteggiamenti di vittimismo di quanti lamentano fantomatici disegni per screditare l'Elba"Le elezioni amministrative per il rinnovo della carica di Sindaco del Comune di Portoferraio si svolgeranno regolarmente sabato 12 e domenica 13 giugno prossimi. Non ci sarà nessun impedimento neanche alla presenza sulle schede elettorali di tutte e tre le liste presentate dalle forze politiche portoferraiesi, in quanto allo stato attuale è legittima anche la posizione di candidato a sindaco dello stesso Giovanni Ageno".
E' un passo del laconico comunicato stampa diramato dal Comune di Portoferraio e firmato dal vice sindaco, Novaro Chiari, all'indomani del clamoroso arresto del primo cittadino del capoluogo, Giovanni Ageno, fiunito in carcere con altre persone e con l'accusa di associazione a delinquere. Anzi, l'accusa che viene mossa al sindaco e con lui all'imprenditore Tiziano Nocentini è quella di costituire di fatto un comitato di affari che ha gestito l'urbanistica di Portroferraio in funzione di interessi privati e per la ricerca del consenso.
Accuse pesanti dunque che crediamo però possano riguardare molti altri sull'isola. In altre parole la sensazione è che se di comitato d'affari si deve parlare va fatto allargando il campo e non limitandosi solo alla vicenda Ageno - Nocentini. Guai dunque a nasconderso dietro ad un dito. Insomma, c'è del marcio in Danimarca... ops, chiediamo scusa, c'è del marcio all'Elba! Ed è un marcio che va rimosso finamente poichè da troppo tempo ne pagano le conseguenze i cittadini.
Su questo tono sono stati i commenti giunti alle redazioni dei giornali in questi giorni. Ad intervenire subito innanzitutto Fabio Mussi, il deputato della circoscrizione, che ha avuto parole durissime nei confronti di quella che ha definito una "destra predatoria".
Amaro anche commento del presidente della Regione Toscana, Claudi Martini, che ha ribadito la necessità che l'Elba vada verso un superamento della frammentazione istituzuionale in otto Comuni, o quantomeno verso un coordinamento dei troppi enti locali esistenti sull'isola. E poi le forze politiche e le associazioni (Rifondazione, la lista che si ispira all'Ulivo, Legambiente).
Non sono mancati però coloro che hanno criticato l'azione della magistratura, soprattutto per il fatto che essa è avvenuta a pochi giorni dalle elezioni amministrative a Portoferraio e con il sindaco arrestato in veste di candidato. Purtroppo ci sono stati anche i soliti che hanno inscenato il piagnisteo sulla negativa immagine che ne deriva per l'Elba, recriminazione davvero di basso profilo e inqualificabile poiché i danni per l'isola non derivano dall'opera di un magistrato ma dalle molte lacune che l'Elba ha proprio a causa del malaffare che adesso finalmente si fa venire alla luce. Anzi, il fatto che l'Elba inizi a "darsi una pulita" non può che proporla sotto una luce migliore.
Per finire rimane da segnalare un aspetto, forse il più delicato. Nell'inchiesta che riguarda il sindaco di Portoferraio si è infatti inserito anche il caso del capitano dei carabinieri Salvatore Di Stefano che, assieme al giudice Roberto Pennisi, circa un anno fa diede il via all'inchiesta.
Ebbene, il capitano qualche mese fa è stato trasferito a seguito di accuse che gli sono state mosse su una storia di droga. Non commentiamo questa vicenda, diciamo solo che Di Stefano afferma di aver anche ricevuto pressioni da alti livelli dello Stato affinché... cambiasse atteggiamento nelle sue inchieste sul malaffare all'Elba.