Turismo: la ricetta della Regione
Si è tenuto, nei giorni scorsi in Maremma, il convegno di Federalberghi Toscana su turismo e fiscalità. E' intervenuta anche Susanna Cenni, assessore regionale al Turismo, che ha dato la sua ricetta: individuare soluzioni eque che garantiscano la competitività..."E' necessario approfondire il tema della fiscalità per trovare soluzioni innovative, originali e, soprattutto, equilibrate. Ma ricordiamo di non perdere mai di vista un obiettivo primario: quello di mantenerci competitivi sul mercato interno e internazionale".
Lo ha detto l'assessore al turismo della Regione Toscana Susanna Cenni intervenendo a Castiglion della Pescaia all'assemblea di Federalberghi su "Fiscalità locale e sviluppo turistico". Nel corso del suo intervento l'assessore ha anticipato alcuni elementi di fondo di uno studio in fase di predisposizione da parte degli uffici regionali e dell'Irpet sulle voci di entrata e di uscita dei bilanci comunali.
Dai primi dati emersi appare come, nelle aree ad alta turisticità (circa il 20 per cento dei comuni toscani), le spese siano superiori del 38 per cento rispetto a quelli a minore turisticità, ma come allo stesso tempo le entrate siano proporzionalmente più alte, in virtù, per esempio, dei maggiori prelievi sulle imprese del settore, e, quindi di una maggior ricchezza prodotta in quei territori.
"Occorre - ha detto l'assessore - proseguire questo sforzo di analisi che ci offre indicazioni preziose, anche perché ci dà l'esatta misura di alcuni fenomeni e quindi il modo per affrontarli". Appare chiaro, per esempio, come in un comune turistico i servizi, per i residenti, siano più costosi: la tassa da destinare allo smaltimento dei rifiuti è maggiore dell'80 per cento rispetto a un comune non turistico, e il valore dell'Ici è mediamente doppio.
E' quindi fondamentale distribuire in maniera più equilibrata il prelievo garantendo ai residenti dei comuni turistici una tassazione commisurata ai servizi di cui godono e studiando gli strumenti per far pagare tutti i turisti per i servizi che usano".
"Allo stesso tempo, però - prosegue l'assessore - è anche necessario che ogni intervento non ci faccia perdere di vista la necessità di mantenere prezzi competitivi per l'ospite, pena la perdita di quote di mercato".
Ma quali sono le strade da percorrere? "Di fronte a un tema così delicato - ha evidenziato la Cenni - occorre evitare di reagire con approssimazione. Crediamo invece a forme integrate di azione che possano essere studiate e concertate insieme agli enti locali e alle imprese e che prevedano iniziative di vario tipo, dalla tassazione di scopo al varo di servizi scontati o prepagati sino all'ipotesi di sconti e riduzioni per la popolazione residente".
"Si tratta - ha concluso - di misure e iniziative che potranno essere valutate nell'ambito dell'Osservatorio regionale del turismo, di cui fanno parte sia le associazioni di categoria delle imprese che gli enti locali".
E' quindi la concertazione la strada da perseguire, una strada indicata anche dal recente patto per lo sviluppo e l'occupazione, siglato da Regione e parti sociali, che dedica uno dei suoi progetti proprio al turismo.