Un unico strumento urbanistico per tutta l'isola d'Elba. La proposta, che sembra ormai essere, finalmente, accettata dalla maggior parte degli amministratori pubblici elbani, è venuta dall'assessore regionale all'urbanistica Riccardo Conti nel corso di una riunione con gli enti locali interessati. Sembra infatti questo l'unico modo per garantire le condizioni di uno sviluppo sostenibileRealizzare un unico piano strutturale per tutta l'isola. E' questa la proposta lanciata dall'assessore regionale all'urbanistica Riccardo Conti nel corso di una riunione con i comuni dell'Elba svoltasi nei giorni scorsi a Portoferraio. "Sarebbe questo - ha spiegato l'assessore - il modo più efficace per garantire condizioni di sviluppo equilibrato e sostenibile all'isola". Alla proposta dell'assessore hanno risposto positivamente tutti i Comuni elbani con le sole eccezioni di Campo nell'Elba e Porto Azzurro.
"Dieci mesi fa - ha proseguito - abbiamo sottoscritto insieme a tutti gli enti locali interessati un accordo per coordinare tutti gli strumenti urbanistici. Credo che siano maturi i tempi per compiere un passo in più: giungere a un piano unico, condiviso da tutti, e realizzato per dare la risposta migliore ai bisogni dell'isola".
E' proprio per evitare squilibri nella gestione di un territorio proverbialmente unitario come quello di un'isola e per superare l'eccessiva frammentazione che la Regione da tempo ha promosso e sostenuto l'idea di un riallineamento dei piani strutturali adottati o in fase di approvazione.
Il primo risultato è stata la firma, nell'ottobre scorso, di un accordo fra tutte le parti interessate: Regione, Provincia, Comuni, Comunità montana, Parco, Ato. Obiettivo del documento quello di coordinare gli strumenti urbanistici garantendo una razionale e coordinata distribuzione dei servizi e delle risorse.
Nell'accordo, in particolare, venivano evidenziati gli ambiti più sensibili nel governo del territorio elbano: la dotazione di risorse idriche, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, i collegamenti stradali e marittimi, l'utilizzo della fascia costiera, i rischi di alluvione e di frane e quello di incendi.
Dopo la firma, il lavoro successivo è stato volto a definire, in maniera più dettagliata, gli impegni che ciascun ente dovrà assumere in relazione a questi temi. Proprio nei giorni scorsi la giunta regionale ha dato il via ufficialmente all''Atto di formazione strategica', cioè lo strumento che dovrà dare piena e concreta attuazione all'accordo, stabilendo regole, limiti di espansione, soglie di utilizzo delle risorse, indicazioni sulle infrastrutture realizzabili nell'isola.
Il percorso verso la definizione dell'atto ha quale perno un gruppo tecnico che ha già svolto alcune riunioni operative. Ma sul percorso verso la costruzione di questo strumento (che dovrebbe essere completato nei primi mesi del 2005) si inserisce ora l'elemento nuovo introdotto dall'assessore: la 'sfida' per andare oltre la costruzione di uno strumento di coordinamento, attraverso il varo di un piano unico.
(M. O.)