L'altalena dei canoni demaniali
Che sia giunta al termine la soap opera del rivio sull'applicazione degli aumenti sui canoni demaniali? Speriamo di sì. Il Senato ha infatti prorogato al 30 ottobre la rivisitazione di queste tariffe che portrebbero aumentare del 300% i canoni che pagano gli stabilimenti balneari per avere porzioni di spiaggia in concessione..."Dopo l'incredibile balletto della maggioranza e del Governo, il fatto che l'aula del Senato abbia approvato la proroga al 30 ottobre della rivisitazione dei canoni demaniali marittimi è un primo, positivo, risultato raggiunto grazie all'impegno di tutte le Regioni, con un contributo importante da parte della Toscana".
Così l'assessore regionale al bilancio, alla programmazione e alle politiche del mare, Marco Montemagni, ha espresso la propria soddisfazione per la decisione presa da Palazzo Madama.
"La proroga - spiega Montemagni - è quanto abbiamo chiesto fin dall'inizio sia in sede di Conferenza Stato - Regione, sia di Conferenza Unificata. Mi auguro che, quando la Camera avrà approvato il provvedimento in via definitiva, il confronto possa avviarsi attraverso il tavolo istituzionale Governo-Regioni, secondo quanto stiamo proponendo da mesi".
L'aumento, improvviso, rilevante (+300%) e non progressivo dei canoni demaniali marittimi, previsto dal Governo nella Finanziaria 2004, avrebbe inciso pesantemente sui piani di impresa compromettendone gli esiti e finendo per pesare sui bilanci delle famiglie, già fortemente attaccati dall'aumento del costo della vita e, di conseguenza, su tutto il settore turistico balneare.
"Come Regioni - prosegue l'assessore Montemagni - ribadiamo i problemi irrisolti a livello di rapporti istituzionali, in particolare in relazione all'esiguità dei fondi trasferiti alle Regioni per le funzioni ad esse conferite in materia di demanio marittimo. In tal senso riproponiamo con forza la questione della ripartizione dei proventi del canone di concessione, oggi di esclusiva spettanza dello Stato. Di grande importanza è il mantenimento dei beni demaniali con opere di difesa delle coste, di ripascimento e di manutenzione. Per queste opere la Regione Toscana ha stanziato oltre 100 milioni di euro di fondi propri nel triennio 2003-2005".
Dato il ruolo svolto dalle Regioni in questo settore, la rivalutazione dei canoni demaniali deve essere il frutto di un tavolo di lavoro in cui il loro apporto sia fondamentale. "Un tavolo - spiega l'assessore - che affronti il tema dei canoni sia con riferimento alle attività turistico-ricreative, sia agli altri utilizzi delle aree demaniali. Sarà necessaria un'operazione di perequazione fondata su dati di consistenza e di gettito certi, che affronti sistematicamente l'evasione presente in diverse aree del Paese".
"Lo slittamento della rivalutazione dei canoni - conclude Montemagni - e una manovra rivista come chiesto al Governo dalle Regioni e dalle Associazioni dei balneari non è soltanto cosa ragionevole, ma è anche utile ad una definizione equa dei problemi aperti".