D'Errico nuovo presidente della Comunità del Parco
E' stato eletto a Portoferraio nei giorni scorsi, durante una infuocata riunione, il nuovo vertice della Comunità del Parco Nazionale, l'organismo che all'interno del Ente Parco dell'Arcipelago, rappresenta gli enti locali. Nella riunione è anche stato chiesto con forza che si ponga fine al commissariamento. L'assessore regionale all'Ambiente, Tommaso Franci ha auspicato che riparta subito un dialogo leale tra il Governo e la Regione Toscana"Oggi è un giorno molto importante per il Parco dell'Arcipelago Toscano. Con la decisione di dotarsi unanimemente di una nuova presidenza, la Comunità del Parco ha dimostrato di avere una forte capacità politica nell'interesse dei cittadini delle isole toscane. Con questa decisione l'esperienza di Ruggero Barbetti, commissario governativo dell'Ente Parco nominato dal Ministro Altero Matteoli, è arrivata al capolinea".
Con queste parole Tommaso Franci, assessore all'ambiente della Regione Toscana, ha commentato le nomine, avvenute nei giorni scorsi a Portoferraio, di Pietro Paolo D'Errico e di Paola Mancuso (rispettivamente a presidente e vice presidente della Comunità del Parco) e l'approvazione di un ordine del giorno in cui si chiede esplicitamente al governo di non rinnovare il mandato, alla scadenza del prossimo 5 agosto, all'attuale commissario dell'Ente Parco.
"Per questo motivo - continua Franci - chiediamo, con la massima urgenza e su basi di lealtà istituzionale, la ripresa di un dialogo, tra Regione e Governo, che metta finalmente fine al commissariamento attraverso l'individuazione condivisa di una personalità qualificata a cui affidare, entro il 5 agosto, la presidenza dell'Ente Parco. Con le decisioni assunte oggi tornano ad esserci tutti i presupposti affinché il dialogo tra Regione e Governo sia costruttivo e per archiviare l'esperienza del commissariamento, ormai durata troppo tempo".
Ricordiamo che l'Ente Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano è commissariato sin dal 19 settembre del 2002. "In questo periodo - si sottolinea in ambienti della Regione Toscana - la gestione commissariale ha portato il Parco ad una paralisi tecnica e amministrativa pressoché totale, a scapito degli abitanti delle isole e dei loro interessi. Nonostante la presenza di un enorme patrimonio ambientale, storico e culturale niente è stato fatto dall'Ente Parco affinché l'Arcipelago potesse essere valorizzato come merita".
"Tra gli atti mancati della gestione commissariale - continua la nota della Regione - ricordiamo la mancata approvazione del Piano del Parco, strumento già predisposto sin dal 2002, di fondamentale importanza per la definizione del piano pluriennale di sviluppo economico e sociale del territorio, ma anche l'avvio del procedimento per l'istituzione dell'area marina protetta senza alcun tipo di concertazione, di informazione o di coinvolgimento della Comunità del Parco, della Regione e della Provincia".
"Negli ultimi due anni - si legge in conclusione - è mancato inoltre completamente il raccordo tra Ente Parco e Comuni interessati nella pianificazione del territorio con conseguenti gravi incongruità nella tutela dell'ambiente. Anche l'isola di Pianosa ha sofferto la situazione. L'abbandono e il degrado regnano sovrani e i protocolli d'intesa già firmati con l'obiettivo di tutela e di valorizzazione non sono stati attuati".