Toscana sempre più in Rete
Cresce la Rete telematica toscana. La Regione ha infatti nominato i membri del comitato che la dirigerà. Ne fanno parte Comuni, Province e Comunità Montane. La presiederà il presidente Martini. Si pensa soprattutto dio ottenere una efficace interconnessione tra gli enti locali con possibilità di confrontarsi, ma anche interattività con i cittadiniSeconda assemblea per la nuova rete telematica regionale (oltre 50.000 stazioni di lavoro e più di 500 enti che comunicano fra loro) e nomina del Comitato strategico che la dovrà dirigere. La riunione, coordinata dall'assessore al sistema informatico Carla Guidi, si è svolta nei giorni scorsi al "Dire&fare", la rassegna della pubbliche amministrazioni che si tiene alla Fortezza da Basso di Firenze. Presenti almeno quattrocento delegati.
Il comitato della rete sarà presieduto dal presidente Martini. Le province saranno rappresentate da Firenze, Pisa, Siena, Lucca, Massa Carrara, Livorno ed Arezzo. Per i comuni capoluogo ci saranno Pisa, Grosseto, Lucca, Siena, Prato, Livorno e Firenze.
Nominati anche i rappresentanti di Viareggio, Montignoso, Scandicci, Castiglion Fiorentino, Follonica, Vico Pisano ed Agliana, oltre alle Comunità Montane dell'Elba, di Firenze, del Casentino e dell'Appennino pistoiese. Avranno un proprio delegato anche i circondari di Empoli e di Piombino e tre assessori (Carla Guidi, Ambrogio Brenna e Paolo Benesperi) rappresenteranno invece la giunta regionale.
"Costruire una rete - ha detto il presidente Martini, intervenendo ai lavori - comporta almeno quattro vantaggi. C'è l'utilità della rete in quanto semplifica le procedure, è veloce ed a volta fa risparmiare anche qualche euro alle amministrazioni. La rete vuol dire poi interconnessione e possibilità di confrontarsi ma anche interattività con i cittadini, a cui parlare attraverso nuovi canali semplificando loro la vita. La rete, quarto vantaggio, aiuta infine anche lo sviluppo tecnologico, culturale e scientifico di una comunità. E' un'esperienza che sollecita la conoscenza e la ricerca".
"Una rete - ha concluso il presidente della Toscana - comporta comunque anche un impegno costante e di lungo periodo. E' un percorso che inizia, ma mai finisce. Nessuno può dire di avere una rete, in quanto non qualcosa di finito. Può dire solo di averla iniziata a costruire".