Canoni demaniali: i balneari alzano la voce
Da tempo i gestori degli stabilimenti balneari, e con loro buona parte degli italiani come poteziali clienti, attendono un segnale che spazzi via le paure di un aumento dei canoni demaniali addirittura del 300%. Se davvero così fosse nella prossima estate sarebbero in pochi a potersi permettere di affittare lettino e ombrellone. Invece per ora tutto resta in una insopportabile incertezza...E' scaduto il termine fissato dal Governo per la rideterminazione dei canoni demaniali marittimi e continua ancora il silenzio. Al momento, né la Camera né il Senato si sono occupati della materia e la Federazione italiana dei Balneari Fiba Confesercenti alza la voce.
"E' incredibile - ha infatti dichiarato il presidente di Fiba regionale Toscana, Paperini - che dopo un anno di attesa ci ritroviamo a non sapere niente su quello che dovrà essere il destino delle nostre aziende. Dopo innumerevoli proroghe, dopo tante promesse circa la convocazione della categoria al tavolo tecnico, dopo tanti bei discorsi sulla volontà di questo Governo di trovare insieme alle parti interessate un provvedimento giusto, equo per le aziende balneari, continuiamo a rimanere appesi ad un filo senza sapere cosa fare per la prossima stagione estiva. Ormai da tutte le Regioni si alzano cori di protesta e conferme di grande preoccupazione ai limiti della sopportazione".
"Eppure - continua Paperini - credo che da parte nostra ci sia stata tutta la collaborazione possibile e immaginabile. La nostra struttura nazionale ha avuto più di un incontro con la presidenza del Consiglio dei ministri, ci siamo adoperati per mettere in piedi una proposta di lavoro che fosse coerente e soprattutto soddisfacente, sia per le casse dello Stato che per le economie delle nostre aziende, abbiamo dimostrato ampia disponibilità a rivedere le nostre posizioni purché comunque vi fosse da parte del Governo la volontà di rilanciare, e non di mettere in ginocchio, un comparto che è sicuramente vitale per l'economia del Paese. E dopo tutto questo? Ancora silenzio".
"Non ne possiamo più. Se dovesse rimanere questo stato di cose e si dovesse arrivare davvero ad un aumento del 300% dei canoni demaniali marittimi siamo pronti a ritornare in piazza con una nuova manifestazione, chiamando a raccolta tutti i 6.000 balneari che erano presenti anche a ottobre dello scorso anno. E lo faremo insieme alle associazioni dei consumatori questa volta, perché tutti i nostri clienti sappiano che con un aumento del 300% dei canoni i primi a rimetterci saranno proprio loro".
"Forse nell'ambito della Finanziaria - conclude Paperini - la questione dei canoni demaniali non appare di primaria importanza, ma è ora che questo Governo capisca che tenere sospesa ad un filo, così a lungo, una intera categoria è solo una grave mancanza di rispetto e di responsabilità".